Puglia, emergenza cinghiali: 4mila da prelevare

Puglia, emergenza cinghiali: 4mila da prelevare
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Giovedì 4 Aprile 2024, 14:59

Sono circa 4mila in Puglia i cinghiali da prelevare sia con la caccia sia con il selecontrollo: il dato è stato fornito oggi durante le audizioni in II e IV commissione del Consiglio regionale richieste dal centrodestra dopo i recenti incidenti stradali avvenuti a causa degli animali selvatici. Rispetto ai 4000 cinghiali da prelevare, ad oggi non si sono superate le 400/500 unità, tutte solo con l'attività venatoria.

Obiettivo

Il principale obiettivo è il depopolamento dei cinghiali, determinato, in base alle situazioni di rischio, regione per regione.  Nel frattempo la Regione Puglia si era già dotata di un Priu (Piano regionale di interventi urgenti) per il contenimento dei cinghiali sul territorio.

Tra le attività in corso – ha aggiunto il dirigente della sezione Promozione salute e benessere, Onofrio Mongelli -  una nuova bozza di Priu che è stata inviata al commissario e sulla quale si aspetta un riscontro; l’insediamto del Got, Gruppi operativi territoriali costituiti da  personale  tecnico  afferente  alle  diverse  amministrazioni coinvolte del livello regionale, che sono il braccio operativo del commissario straordinario, e la formazione dei selecontrollori  (cacciatori di selezione per il controllo numerico della fauna).

Divieto di caccia nei Parchi


La dirigente del Servizio parchi e tutela della biodiversità, Caterina Dibitonto, ha ribadito che c’è un divieto di caccia nei Pachi naturali regionali ma questo non esclude la possibilità di controllo numerico della fauna selvatica. Nel caso dei siti Rete Natura 2000, la disciplina deriva dalla regolamentazione dell’Unione e del Ministero, dunque pur potendo intervenire per il controllo delle specie faunistiche occorre interfacciarsi con governo e unione europea. Il problema emerso, e sottolineato anche dall’assessore all’agricoltura Donato Pentassuglia, è la latitanza di alcuni Parchi regionali negli adempimenti previsti. Latitanza che nel caso del Parco delle gravine nel Tarantino, è particolarmente grave per il maggiore livello di rischio anche sotto il profilo sanitario.
Il dirigente Domenico Campanile ha infine riepilogato le iniziative dell’assessorato all’Agricoltura per la tutela, la prevenzione e l’indennizzo dei danni agli agricoltori nonché per la prevenzione del rischio di incidenti stradali, inviando i Comuni a dotarsi di tabelle segnaletiche nelle zone di maggiore rischio. Molte attività comunque dovranno essere avviate dagli Atc, insediati o in fase di insediamento imminente.

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