La prima riunione della conferenza di servizi preliminare sul progetto del nuovo stadio Iacovone ha dato già una indicazione precisa: l’apertura del cantiere per la realizzazione dell’impianto al quartiere Salinella è prevista verosimilmente per i primi mesi del 2024.
Il percorso
La strada, però, è fatta di tappe intermedie: a fine aprile, in occasione del secondo appuntamento, ci sarà la contestuale dichiarazione dell’interesse pubblico della proposta e la successiva redazione del progetto definitivo. Anche questo passaggio sarà sottoposto a un’ulteriore conferenza di servizi, per arrivare poi alla verifica del documento progettuale, alla sua approvazione in consiglio comunale (tra maggio e giugno, probabilmente) e alla redazione del progetto esecutivo. A quel punto, esaurita questa fase con la gara pubblica, arriverà il momento dell’avvio dei lavori per il nuovo Iacovone.
Sono circa quaranta i soggetti coinvolti, molti dei quali hanno manifestato formalmente il loro parere favorevole al progetto di fattibilità presentato dal raggruppamento temporaneo di imprese “Red Sport s.r.l.” lo scorso 20 febbraio, all’interno della più ampia proposta di partenariato pubblico privato. Il progetto si basa su un investimento complessivo di oltre 46 milioni di euro (la quota pubblica del project financing ammonta a circa 20 milioni) ed è parte integrante del masterplan dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026. A velocizzare la procedura è il decreto legislativo 38/2021, una misura che ha lo scopo di accelerare la riqualificazione di impianti sportivi esistenti, nonché la costruzione da zero: il procedimento, in questo modo, è molto più serrato (60 giorni) rispetto al passato e ai tempi imposti dalla vecchia normativa. E parlando di tempi celeri è un bene, perché tre anni volano in fretta.
Il nuovo stadio Iacovone sarà un piccolo gioiello architettonico e tecnologico, innovativo, sicuro, accessibile e rispondente ai requisiti Uefa 4 (potrà quindi ospitare le coppe europee): il progetto, presentato al Comune di Taranto a novembre 2022, è dello studio Gau Arena (lo stesso dell’Allianz Stadium della Juventus), ed è stato firmato dall’architetto Gino Zavanella.
Segue il principio di flessibilità e trasformazione degli spazi e ospiterà, secondo le previsioni, la cerimonia di chiusura dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 (potrebbe essere pronto a marzo dello stesso anno).
Il progetto
È stato concepito per raccogliere la sfida della rigenerazione urbana.