Giochi del Mediterraneo commissariati. Il governo va avanti: «Gravi ritardi, le opere erano a rischio»

Nota congiunta dei ministri Abodi e Fitto. Da Turco (M5s) contro-emendamento anti-commissario

Giochi del Mediterraneo commissariati. Il governo va avanti: «Gravi ritardi, le opere erano a rischio»
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Giovedì 6 Aprile 2023, 13:46 - Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 14:18

Giochi del Mediterraneo commissariati. Il governo va avanti: «Gravi ritardi, le opere erano a rischio». Il governo pensa alla nomina di un commissario per imprimere un'accelerazione vero «l'organizzazione della XX edizione dei Giochi del Mediterraneo» Taranto 2026 che «rappresenta una priorità per il Governo che, fin dal suo insediamento, ha immediatamente attivato una ricognizione dello stato della progettazione e realizzazione degli interventi e delle opere connesse». Lo scrivono in una nota congiunta il ministro dello Sport e dei giovani, Andrea Abodi e il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto.

L'intervento del governo

«Tale ricognizione ha restituito al Governo un quadro preoccupante, caratterizzato da un forte ritardo accumulato nell'attività di programmazione dell'evento, con particolare riferimento ai criteri che hanno determinato la definizione e l'aggiornamento del Masterplan, il quadro finanziario ed i cronoprogrammi degli interventi.

Solo una piccola parte degli interventi individuati all'interno del Masterplan risulta immediatamente cantierabile, mentre un gran numero degli stessi risulta essere ancora in fase di progettazione preliminare, con il concreto rischio di compromettere il tempestivo avvio delle opere. Un simile ritardo - aggiungono - desta preoccupazione soprattutto alla luce del fatto che il Comitato Organizzatore è operativo da quasi tre anni: l'assegnazione alla città di Taranto dell'organizzazione dei XX Giochi del Mediterraneo è avvenuta il 24 agosto 2019 e il 9 giugno 2020 si è formalmente costituito il Comitato Organizzatore».

«Si è perso troppo tempo, e non certo per una presunta inerzia del Governo, insediatosi da soli cinque mesi e subito impegnato per monitorare lo stato di attuazione dell'organizzazione, al cui impulso sono stati destinati 150 milioni di euro di risorse statali (legge n. 25 del 2022), mentre si è ancora in attesa del contributo di 50 milioni di euro da parte della Regione Puglia previsto fin dal 2021. Sempre il Governo ha sollecitato l'aggiornamento del quadro finanziario degli interventi alla luce degli straordinari incrementi nei prezzi delle materie prime, il cui impatto su costi e tempi era stato ignorato, con il concreto rischio di pregiudicare l'avvio stesso delle opere. A tal riguardo, il Governo è ancora in attesa di ricevere una parte delle informazioni richieste con nota del 10 marzo 2023 e che non hanno trovato risposta nella nota del Comitato Organizzatore del 13 marzo 2023».

Il Movimento 5 stelle

«La decisione del Governo di commissariare la XX Edizione dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 non trova condivisione sia nella forma in cui è stata assunta, che nella sostanza dei fatti. Se è vero che ci sono diversi ritardi per la realizzazione delle infrastrutture, è anche vero che il capoluogo ionico e la Puglia avrebbero dovuto poter contare su un maggior aiuto e supporto dal governo Meloni». Il senatore Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 Stelle annuncia quindi di voler presentare un subemendamento al Dl Pnrr per chiedere la soppressione del provvedimento di nomina del commissario. 

«Problemi da risolvere dialogando»

«A livello istituzionale i problemi si devono risolvere dialogando - aggiunge -  e lavorando insieme per il bene comune dei cittadini e dei territori, a prescindere dal colore politico. Anziché aiutare Taranto ad accelerare le procedure, il governo ha scelto di lavarsi le mani nominando un commissario che, per forza di cose, bypasserà tutte le tutele contro eventuali ingerenze della criminalità organizzata. Allo stesso modo non terrà conto delle tutele ambientali e dei vincoli paesaggistici e ci sono rischi anche per quanto riguarda l'antiriciclaggio. In forza di tutti questi motivi presenterò un subemendamento al Dl Pnrr in Commissione bilancio al Senato, per chiedere la soppressione dell'emendamento governativo che prevede la nomina del commissario straordinario». 

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