Depuratore, lavori al via. Con le proteste

Depuratore, lavori al via. Con le proteste
3 Minuti di Lettura
Martedì 7 Marzo 2017, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 15:02
Domani, mercoledì 8 marzo, mentre Manduria sarà distratta dal primo giorno dell’attesissima Fiera Pessima annuale, gli escavatori dell’impresa Putignano di Noci, riapriranno il cantiere di Specchiarica, lungo la costa, dove è previsto il depuratore consortile di Manduria e Sava.
A comunicarlo con una lettera indirizzata al prefetto di Taranto Cafagna e per conoscenza ai sindaci dei due comuni che usufruiranno del nuovo servizio di smaltimento, e a quello di Avetrana a cui toccherà invece sopportare solo i disagi (l’impianto e lo scarico sfioreranno il proprio territorio facendo perdere valore catastale e interesse turistico alla vicina zona residenziale estiva «Urmo Belsito»), è stato ieri l’Acquedotto pugliese, proprietario e gestore finale dell’opera.
«Facendo seguito alla pregressa corrispondenza in merito ai noti fatti che hanno riguardato i lavori in oggetto indicati – si legge nella nota -, le comunico che detti lavori, giusta richiesta della Regione Puglia riprenderanno l’8 marzo limitatamente all’area interessata dal nuovo depuratore».
Da quello che scrive l’Acquedotto pugliese, quindi, a chiedere la ripresa dei lavori è stata la Regione Puglia tradendo le aspettative di molti: degli avetranesi che speravano e sperano ancora di allontanare il più possibile «l’ingombro» di un depuratore a due passi dalle abitazioni di villeggiatura (seppure ricadenti in aree di proprietà del comune di Manduria), e degli ambientalisti manduriani che da anni si battono per trovare una soluzione alternativa alla condotta sottomarina dove dovrebbero essere scaricati 10mila metri cubi di liquami depurati al giorno.
I più combattivi, gli avetranesi appunto, ieri sera si sono riuniti con gli amministratori decidendo una tabella di marcia che probabilmente partirà oggi con due interventi concreti: la presenza di una loro delegazione al taglio del nastro della Fiera Pessima a Manduria dove è previsto il presidente Michele Emiliano, e un picchetto nella zona del cantiere a Specchiarica.
 
Il vicesindaco di Avetrana, Alessandro Scarciglia, con il sindaco Antonio Minò, invece, hanno un appuntamento a Lecce con l’avvocato a cui hanno affidato il ricorso al Tribunale amministrativo regionale di Lecce che dovrà trovare l’appiglio legale giusto per impedire la localizzazione dell’impianto in quell’area di elevato valore turistico residenziale.
La notizia dell’avvio dei lavori mette un po’ in imbarazzo il sindaco di Manduria, Roberto Massafra, a cui Michele Emiliano aveva affidato il compito di approvare un atto di consiglio comunale che conteneva una promessa di eliminazione dello scarico in condotta sottomarina sostituito da uno scarico emergenziale sul terreno (anche questo a due passi da un hotel e da insediamenti abitativi perlopiù di proprietà di avetranesi).
Soddisfazione è stata invece espressa dal sindaco di Sava, Dario Iaia, il cui Comune, privo di allaccio alla fogna ma fornito di rete, attende da decenni un recapito dei propri liquami attualmente smaltiti con bottini o nelle fosse Imhoff di dubbia tenuta.
«Finalmente una buona notizia dopo anni di battaglie, spesso in solitaria. È chiaro – aggiunge Iaia - che dovranno essere rispettati tutti i requisiti e mi sembra positivo che si parta dalla realizzazione del solo depuratore, lasciando ad una seconda fase i lavori relativi allo scarico ed alla condotta sottomarina».
© RIPRODUZIONE RISERVATA