Addio a Daniele Durante, musicista e direttore artistico della Notte della Taranta: fu fra i fondatori del Canzoniere Grecanico Salentino

Addio a Daniele Durante, musicista e direttore artistico della Notte della Taranta: fu fra i fondatori del Canzoniere Grecanico Salentino
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Sabato 5 Giugno 2021, 21:19 - Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 22:40

Lutto nel mondo della musica salentina e della cultura per la scomparsa di Daniele Durante. Musicista, studioso e sperimentatore, Durante - 66 anni - ricopriva da tempo il ruolo di direttore artistico de La Notte della Taranta alla quale aveva impresso la sua cifra personale. Soffriva da tempo di un male incurabile, che aveva combattuto nel più stretto riserbo e con grande coraggio: le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni mentre era impegnato nella creazione di un innovativo Concerto digitale della Taranta

L' importanza della sua figura per la musica popolare salentina è da ricercare molto indietro nel tempo: negli anni '70 infatti Durante era stato - insieme a Roberto Licci, Luigi Chiriatti, Bucci Caldarulo e Rossella Pinto, sua prima moglie e madre dei figli più grandi, Mauro e Flavio - tra i fondatori del Canzoniere Grecanico Salentino, gruppo pioniere della riproposta della pizzica, ma soprattutto della sua rilettura in chiave sociale e politica anche grazie all'apporto fondamentale della cugina del padre, la scrittrice Rina Durante.

Negli ultimi anni, Daniele Durante aveva passato il testimone di quell'ambizioso progetto al figlio maggiore, Mauro Durante, che lo ha portato in vetta alle classifiche mondiali della world music

Lascia la moglie Francesca Della Monaca, i figli Caterina ed Ernesto Niceta, e Mauro e Flavio, insieme a un immenso sconforto in chiunque lo abbia conosciuto e amato. A loro giungano le condoglianze di tutta la redazione di Nuovo Quotidiano di Puglia. 

La nota della Fondazione Notte della Taranta

«Il maggiore esperto di musica popolare del Salento, direttore artistico della Fondazione La Notte della Taranta dal 2016, è stato l’energia e il ritmo innovatore di molte edizioni del Concertone a partire dal 1998 quando, opponendosi ai conservatori, affiancò Daniele Sepe nell’opera di rinnovamento della tradizione musicale salentina. Nel 2010 accolse nella sua casa Ludovico Einaudi e ancora i maestri concertatori Carmen Consoli, Raphael Gualazzi, Fabio Mastrangelo, Andrea Mirò e Paolo Buonvino. Negli ultimi anni ha collaborato agli album di Clementino ed Enzo Avitabile. E nel 2013 ha deciso di musicare, dopo l’incontro a Melpignano con lo scrittore Erri De Luca, il testo “Solo Andata” dedicato ai migranti.

Nella sua lunghissima carriera ha consegnato brani indimenticabili della tradizione popolare con i suoi inconfondibili arrangiamenti: Serenata, Luna Otrantina, Alla riva del mare, Pizzicarella, Suspiri.

L’uomo che ha trasformato il folklore salentino in un genere riconosciuto e apprezzato in ogni parte del mondo, ha costruito un percorso leggendario per la cultura popolare salentina fin dal 1975 quando, di ritorno da Londra insieme alla scrittrice Rina Durante, fondò il Canzoniere grecanico salentino. Sue le note della celebre Quistione Meridionale, “manifesto - scrive Durante nella sua biografia - contro gli intellettuali (compresi quelli di sinistra) che anziché affrontare e cercare di risolvere i problemi ne fa vessilli e si mette a capo di crociate per accrescere esclusivamente il proprio potere”. Spirito critico che non è mai venuto meno nella sua lunga carriera e che lo ha portato a scrivere nel 2014 la canzone di lotta No TAP contro lo sfruttamento del paesaggio salentino e nel 2015 Xylella, il brano denuncia sulla morte degli ulivi che inserirà nel CD Suspiri, una riflessione che anticipa il male oscuro che lo colpirà negli anni seguenti. “Suspiri e suspirando ieu m’affliu - Sospiri e sospirando io mi affliggo”».

Il cordoglio della Fondazione

«Perdiamo il punto di riferimento più autorevole della cultura musicale popolare salentina - scrive il presidente della Fondazione della Notte della Taranta, Massimo Manera -. Alla famiglia di Daniele va il nostro cordoglio profondo, alla famiglia della Taranta il nostro sincero abbraccio. Daniele ha combattuto negli anni gli stereotipi, i sentimentalismi mielosi e con schiettezza e lungimiranza non si è mai sottratto anche al duro confronto per affermare le sue idee sempre proiettate al futuro.  Se oggi l’Orchestra Popolare ha un suono riconosciuto e individuabile lo dobbiamo al prezioso e silenzioso lavoro di Daniele che ha amato la musica più della sua vita e ha continuato a lavorare per l’edizione 2021 fino all’ultimo giorno».

Il presidente della Provincia

«Oggi il mondo della musica subisce una grande perdita, come tutto il Salento e la Puglia - è il commento del presidente della Provincia Stefano Minerva - . La scomparsa di Daniele Durante mi colpisce profondamente perché a lui ci legano momenti di gioia ed è proprio a lui che dobbiamo tanto, tantissimo. La riscoperta delle nostre radici attraverso la musica, linguaggio universale capace di abbattere i muri e riunire i popoli».

Il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini

«È venuto a mancare Daniele Durante, fondatore del Canzoniere Grecanico Salentino, protagonista della riscoperta musicale della pizzica salentina e suo custode, direttore artistico della Notte della Taranta. 
Artista e uomo di assoluta levatura, capace di passare il testimone del Canzoniere ai giovani, perché ne custodissero la capacità innovativa, sempre attraverso lo studio e la riproposta dei ritmi antichi della tradizione popolare. Tra loro Mauro, suo figlio, a cui va il mio abbraccio commosso. È una perdita incolmabile per la cultura pugliese e per la Fondazione La Notte della Taranta. A tutti noi spetta saper custodire il patrimonio che Daniele ci ha donato con il suo repertorio musicale e le sue ricerche».

La nota di Adriana Poli Bortone

«Sono molto rammaricata per la scomparsa di Daniele Durante, un artista che ha saputo amare, conoscere profondamente e raccontare la nostra terra, la nostra identità. E’ una grave perdita perché il maestro Durante è riuscito a portare avanti un’antica tradizione musicale che è diventata, grazie a lui e ai suoi collaboratori, grazie agli intensi studi di ricerca fatti con Rina Durante negli anni ’70, un patrimonio etnomusicale conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Da oggi il nostro territorio è più povero, ma sono certa che il suo impegno sarà portato avanti. Il mio abbraccio affettuoso va alla sua famiglia, alla moglie, ai figli e a Gabriella Della Monaca che con lui ha collaborato in questi anni per promuovere  il nostro territorio e le sue tradizioni».

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