In Puglia via libera all'assunzione di 313 nuovi infermieri: ecco dove

In Puglia via libera all'assunzione di 313 nuovi infermieri: ecco dove
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Venerdì 12 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 07:27

La Regione Puglia dà il via libera alle Asl per l’assunzione di 313 nuovi infermieri. L’iter di reclutamento dovrà avvenire attraverso scorrimento della graduatoria unica regionale. La decisione presa dal dipartimento della Salute e dall’assessore alla sanità, Rocco Palese, è stata comunicata ieri ai vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere pugliesi. Nel dettaglio, l’Asl Bari potrà assumere 61 infermieri, l’Asl Brindisi 22, l’Asl Bt 27, 14 l'Asl di Foggia, 51 l’Asl di Lecce, 63 l’Asl Taranto, 40 il Policlinico di Bari, 31 il Policlinico di Foggia, 3 l’Irccs di Castellana Grotte e 1 l’Oncologico di Bari.

Il dipartimento regionale nel provvedimento ha inoltre chiarito che “al fine di poter procedere con lo scorrimento di graduatoria per l’assunzione a tempo indeterminato di infermieri, è necessario che ciascuna azienda verifichi che le unità di personale infermieristico indicate nel proprio piano assunzionale siano da intendersi quali nuove assunzioni al netto di ricongiunzioni, incarichi di sostituzione e cioè che siano al netto di qualsiasi diversa procedura che possa generare spesa Oltre a ciò occorre che sia verificato che, laddove si stia procedendo con stabilizzazione di personale infermieristico non in servizio al 31 dicembre 2022, tali unità di personale siano sottratte al numero di unità assumibili di cui al piano assunzionale”. 

All’Asl Bari, in quanto Azienda sanitaria capofila, il compito di convocare tutti gli idonei in graduatoria e raccogliere le loro preferenze. «Queste assunzioni - ha commentato l’assessore regionale Rocco Palese - sono il frutto dell’attività di ricognizione del personale sanitario di ogni singola Asl svolto nei mesi scorsi. Abbiamo costruito un processo di crescita per tutto il sistema che garantisce alla sanità regionale e ai lavoratori un metodo scientifico e trasparente. Se prima il discorso sulle carenze e necessità negli organici assomigliava più ad un racconto omerico - ha aggiunto - oggi abbiamo dato certezza ai numeri e alle operazioni, con l’auspicio che dal prossimo monitoraggio di giugno il metodo introdotto possa portare all’automatismo del sistema tra pensionamenti e nuove assunzioni». Un passo in avanti, come sottolineato da Palese «facilitato anche dalla disponibilità di infermieri nelle graduatorie», mentre per i medici «occorrerà uno sforzo maggiore nel reperirli vista la carenza nel sistema nazionale, con l’invito ai direttori generali delle Asl a puntare sulle diverse forme di reclutamento rivolte a specializzandi e medici in pensione». Tra gli addetti ai lavori, esulta per il provvedimento il presidente dell’Ordine degli infermieri di Lecce, Marcello Antonazzo. «L’immissione di nuove risorse è certamente un atto concreto per risollevare la sanità. Queste assunzioni, insieme alle stabilizzazioni dei mesi passati e ai reclutamenti a vario titolo per 12 mesi autorizzati alle Asl, arricchiscono gli organici e ci consentono di avvicinare i livelli essenziali di assistenza. È opportuno quindi proseguire nel solco tracciato – ha evidenziato Antonazzo – riservando nuovi posti anche per gli Oss, fondamentali nel supportare l’attività degli infermieri, che altrimenti pur garantendo l’assistenza ai cittadini rischiano di veder demansionato il loro ruolo». Timida ma positiva l’accoglienza al provvedimento riservata in particolare dal segretario Fsi-Usae Puglia, Francesco Perrone. 
«Lo scorrimento della graduatoria del concorso unico regionale per infermieri è un piccolo toccasana per tutte le Asl della Regione Puglia, vista la grave carenza di personale in tutti i presidi ospedalieri e presidi territoriali di assistenza – ha precisato Perrone - in particolare nei reparti di medicina d’accettazione e chirurgia d’urgenza e le unità ospedaliere di medicina generale e geriatria. Quadro critico che deve considerare anche le numerose assenze per malattie connesse alla recrudescenza del virus Covid19 e del picco influenzale stagionale, con la necessità di richiamare il personale dalle ferie autorizzate, riposi o recuperi. Auspichiamo che nel prossimo piano assunzionale ci possa essere una nuova opportunità per l’inserimento negli organici di altri infermieri».
 

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