Agricoltura e Psr, 32 milioni da spendere entro oggi e poche richieste: corsa a ostacoli per gli investimenti

Agricoltura e Psr, 32 milioni da spendere entro oggi e poche richieste: corsa a ostacoli per gli investimenti
di Maria Claudia MINERVA
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Mercoledì 31 Marzo 2021, 08:22 - Ultimo aggiornamento: 16:01

Psr Puglia, corsa contro il tempo per spendere i 32 milioni della prima tranche legata alla deroga concessa per la seconda volta dall'Unione Europea alla Regione, risultata inadempiente rispetto agli impegni di spesa previsti dal Programma di sviluppo rurale da 1,6 miliardi di euro. L'Ue ha, infatti, concesso il beneficio, per il secondo anno consecutivo, per non far perdere alla Puglia i 95 milioni di euro risultati non utilizzati, condizionandolo però a slot temporali categorici di spesa per monitorare l'evoluzione nella erogazione delle risorse comunitarie ravvisando, al netto dell'emergenza pandemica, una questione più strutturale della programmazione. Da qui la deroga legata a step ben precisi. La prima scadenza è prevista per oggi, giorno in cui l'assessorato all'Agricoltura e l'Autorità di gestione del Programma di sviluppo rurale dovranno inviare tutta la documentazione con il report di spesa dei 32 milioni alla Commissione che valuterà se tutto il procedimento è stato corretto.

IL RISCHIO


Ma c'è un rischio, più che concreto, che è quello di non fare in tempo ad assegnare tutte le risorse previste. Il motivo è legato a due ordini di fattori: il primo, la procedura del sistema Sian, il secondo la mancanza di domande o, meglio, la loro incompletezza. In ogni caso, sia l'assessorato all'Agricoltura regionale che l'Autorità di gestione del Psr ce la stanno mettendo tutta per portare a buon fine la procedura, ma bisogna mettere in conto anche la probabilità che non tutto possa filare liscio e che a quel punto bisognerà tornare a bussare alle porte dell'Europa per ottenere qualche giorno in più e portare a compimento la spesa. «Stiamo lavorando, mettendo in campo tutti i nostri sforzi, nonostante qualche difficoltà con il sistema Sian (lo strumento attraverso il quale viene attuato il processo di telematizzazione nella gestione dei servizi realizzati dal Sistema Informativo Agricolo), che si interrompe e non ci consente di lavorare per diversi momenti - ha sottolineato l'assessore regionale all'Agricoltura, Donato Pentassuglia -.

Una difficoltà che, comunque, abbiamo segnalato al Ministero e all'Agea. Stiamo pagando tutto quello che è possibile pagare, anche perché domani (oggi) parte il report dei soldi, la cui scadenza è il 31 marzo, e per dopodomani è convocato il partenariato e gli ordini professionale per fare il punto, come sto facendo ogni 15 giorni, perché devo richiamare alle responsabilità tutti quanti, che hanno atteso per tre anni e mezzo, tutti hanno richiesto lo sblocco e ora non ci sono domande per pagare? È assurdo».

TANTI SOLDI, POCHE RICHIESTE


Il paradosso, infatti, è proprio questo: ci sono i soldi ma mancano le domande. O, come si è detto, le istanze ci sono ma risultano incomplete o mancanti di pareri necessari. «Nelle domande al portale di chi si è accreditato per avere le avere le anticipazioni dello stato di avanzamento lavori mancano i documenti probanti la richiesta fatta, quindi stiamo chiamando, sollecitando perché vengano integrati i documenti, pratica per pratica, e quindi chiamerò tutti alla responsabilità di fare le pratiche complete e di mandare tutti gli atti che servono per poi mettere in pagamento, di fatto, le risorse - ha spiegato l'assessore Pentassuglia -. Stiamo lavorando per garantire la spesa, siamo fiduciosi di riuscire domani (oggi per chi legge, ndr) a fare un altro miracolo».

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