Psr, l'Europa valuta la deroga pugliese: corsa contro il tempo per non perdere 93 milioni. Xylella: altri olivi positivi

Psr, l'Europa valuta la deroga pugliese: corsa contro il tempo per non perdere 93 milioni. Xylella: altri olivi positivi
di Maria Claudia MINERVA
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Sabato 23 Gennaio 2021, 17:04 - Ultimo aggiornamento: 17:16

Psr, corsa contro il tempo per non perdere 93 milioni di euro. La Commissione Europea sta valutando la deroga da concedere alla Puglia che alla fine del 2020 non è riuscita a raggiungere - l'unica regione in Italia - il target di spesa (N+3, regola del disimpegno automatico) previsto dal Programma di sviluppo rurale. È quando si apprende da fonti Ue, secondo le quali «solo una volta che le autorità italiane avranno presentato la dichiarazione di spesa certificata per il terzo trimestre 2020, prevista entro la fine di gennaio 2021, sarà possibile stabilire l'entità esatta del deficit di pagamenti per l'anno 2020». Nel frattempo, hanno ricordato le stesse fonti, l'Autorità di Gestione del programma in Puglia ha anticipato che presenterà una richiesta di eccezione al disimpegno automatico.


Vale la pena ricordare che per la Puglia è il secondo anno consecutivo di richiesta di deroga, motivo per cui non è così scontato ottenerla. La Regione sta lavorando per raggiungere l'obiettivo e per questo dovrà inviare la richiesta alla Commissione entro la fine di questo mese. La valutazione avverrà in base alle regole Ue e alle prove che saranno fornite dalle autorità italiane. «Stiamo lavorando per inviare tutto entro il 30 gennaio, perché a partire dal 31 il disimpegno sarebbe stato automatico - fa sapere l'assessore regionale all'Agricoltura, Donato Pentassuglia -. Tra l'altro oggi (ieri per chi legge, ndr) è arrivato anche il parere legale, che sarà accluso al fascicolo da inviare all'Europa, dove si evince che già solo le sentenze legate ai ricorsi contro il Psr portavano dietro una sospensiva dei termini e quindi non si poteva procedere». Nell'assessorato si respira aria di ottimismo. «Guai a perdere la fiducia - aggiunge Pentassuglia - c'è stato un grande lavoro perché la questione legata ai bandi del Psr è stata tutta rivista e aggiornata, ma siamo pronti a fornire qualsiasi elemento che possa servire per ottenere la deroga, che dovrebbe arrivare entro marzo».


Anche l'Autorità di gestione del Psr Puglia, Rosa Fiore, conferma che il fascicolo per l'Europa con la richiesta della seconda deroga partirà alla fine del mese. «Siamo in un continuo confronto con l'Europa per cercare di ottenere la deroga per i 93 milioni di disimpegno.

Stiamo rispondendo puntualmente alle sollecitazioni che ci fanno per portare a casa il risultato».


I nodi dell'agricoltura pugliese sono molteplici. Oltre al Psr, la Regione sta lavorando anche per cercare di frenare l'avanzata inarrestabile della xylella. Ieri sul sito regionale di Emergenza Xylella è stato pubblicato un nuovo aggiornamento della campagna di monitoraggio avviata a giugno 2020 (comunicazioni Selge n. 474, 475, 477 e 480/2020; 2 e 5 /2021) che riporta 93 nuovi positivi come ulteriore consolidamento dell'insediamento del batterio nell'attuale zona di contenimento della provincia di Brindisi (66) e Taranto (27).
Le piante infette individuate sono così ripartite: Cisternino 11, Ostuni 55 (54 olivi ed 1 mandorlo), Monteiasi 25, Crispiano 2. «Nonostante questo monitoraggio abbia escluso oltre la metà del territorio ostunese, ricadente nella zona definitivamente infetta, il numero delle piante infette ricadenti nella parte di territorio comunale demarcato come zona di contenimento rilevato nel secondo semestre 2020 sale così a 423 piante - rilevano gli esperti di Infoxylella.it -, cosa che giustifica l'accresciuta pressione nel territorio di Cisternino, dove nello stesso periodo le piante ritrovate infette sono 136».


Sul dilagare dell'infezione interviene anche Coldiretti Puglia che parla di «epidemia non stop che necessita di un inasprimento delle misure per fermare l'avanzata della malattia e preservi l'area ancora indenne. Molto grave la situazione nel territorio di Ostuni, la città bianca, immersa nella Piana degli Ulivi Monumentali - sottolinea il presidente Savino Muraglia - dove dal monitoraggio è stata esclusa oltre la metà dell'area già ricadente in zona infetta. Non possiamo permetterci di perdere senza fare nulla paesaggi e patrimoni straordinari».

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