«Quel milione di euro si può trovare, la chiave nei bilanci Fs»

«Quel milione di euro si può trovare, la chiave nei bilanci Fs»
di Oronzo MARTUCCI
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Martedì 15 Settembre 2015, 08:14 - Ultimo aggiornamento: 08:35
«Evitiamo di discutere di cifre ridicole, di una goccia nel mare del bilancio delle Ferrovie, poste come ostacolo alla soluzione di un problema serio. Se la diseconomia che sopporterebbe Trenitalia, a causa dell’allungamento sino a Lecce della corsa del Frecciarossa Milano Bari che entrerà in servizio dal 20 settembre, è di un milione di euro all'anno, come sostiene Michele Elia, la soluzione va trovata. In che modo? Basta tagliare i caffè che vengono portati in bilancio dall’azienda o qualche consulenza più che marginale della stessa»: è questo il senso della presa di posizione dell’onorevole Rocco Palese, vice presidente della Commissione Bilancio di Montecitorio, in risposta ai costi aggiuntivi che a parere dell'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato impediscono di far arrivare sino a Lecce da Milano un treno come il Frecciarossa, che non rientra nel contratto di servizio tra governo e Trenitalia (controllata dalle Ferrovie dello Stato), perché è un servizio a mercato, e deve essere interamente pagato dagli utenti.



Utenti che, spiega sempre Elia, tra Bari e Lecce non sono in numero tale da far fronte alle spese di gestione del collegamento.

Le dichiarazioni rese nei giorni scorsi dall’amministratore delegato a proposito della «diseconomia», quantificata in un milione di euro all’anno, hanno fatto crescere i toni della polemica.



Eppure sabato scorso in occasione della cerimonia inaugurale della Fiera del Levante, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, intervenuto al posto del premier Renzi, aveva smentito le dichiarazioni di chiusura di Elia: «Ci sarà presto una interlocuzione con Regione ed enti locali. È giusto che il Frecciarossa arrivi sino al Salento».



De Vincenti aveva anche ricevuto la petizione lanciata da Quotidiano con allegate le prime 16.000 firme raccolte in due settimane per far arrivare il Frecciarossa a Lecce. Dunque, con la sua dichiarazione ha condiviso la necessità di un allungamento della tratta e dichiarato l’ampia disponibilità del governo a trovare una soluzione. La stessa Regione Puglia, per bocca del governatore Michele Emiliano, ha dichiarato la disponibilità a contribuire con risorse proprie a coprire la presunta disecomomia annunciata da Trenitalia.



«Un intero territorio, tre province, mezza Puglia vengono isolati dalle Ferrovie dello Stato per non spendere un milione di euro in più? È una cifra ridicola, una goccia nel mare del Bilancio di Ferrovie dello Stato», ha sottolineato Palese. «Elia, piuttosto che chiudersi a riccio, tagli anche solo dello 0,01% consulenze inutili e spese di rappresentanza di Ferrovie dello Stato e altro che Frecciarossa 1000 potrebbe fino a Lecce».



L'esponente salentino del movimento fittiano “Conservatori e Riformisti”, ha aggiunto: «Nell’ultimo bilancio consolidato del Gruppo FS al 31 dicembre 2014 si legge che gli investimenti sono stati 4,3 miliardi di euro; i ricavi 8,4 miliardi; i costi 6,3 miliardi; l’utile netto di 303 milioni. In questo contesto, è difficile reperire 1 milione di euro da investire per non isolare mezza Puglia?».



Palese ha spiegato ancora che la diseconomia di un milione di euro «è del tutto ipotetica e basata sulla presupposizione che il treno da Bari a Lecce sarebbe vuoto, circostanza improbabile ed indimostrabile se almeno non lo si inserisce nell'offerta».

L’esponente dei Conservatori e Riformisti ha insistitito affinché «quanto prima il Governo convochi il Tavolo con Regione ed Fs. Ma a quel tavolo sia Governo che Fs si presentino già con la soluzione: riduzione di consulenze e spese di rappresentanza e, quindi, stanziamento della cifra necessaria a non isolare il Salento e a restituirci il maltolto».



Sulla posizione di Palese è anche il presidente della Commissione Bilancio della Camera, il democratico Francesco Boccia, per il quale «la chiusura di Elia all’allungamento del Frecciarossa sino a Lecce denota un atteggiamento insopportabile». Per Boccia «è inconcepibile che i manager di Stato chiedano fondi pubblici per gli investimenti quando a fine anno si discute la legge di stabilità e poi da gennaio si mettano a ragionare come manager privati».



Palese e Boccia sono pronti a chiedere l’audizione di Elia nella Commissione Bilancio per ottenere cifre precise a proposito della presunta diseconomia provocata dal Frecciarossa nel percorso Bari-Lecce.