Amati sul convegno “incriminato”: «Organizzato da Brigante ed Elefante». E Boccia conferma: «Fatti, non accuse»

Salvatore Brigante e Fabiano Amati
Salvatore Brigante e Fabiano Amati
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Venerdì 16 Settembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:33

Dopo una prima, breve precisazione, il consigliere regionale del Pd Fabiano Amati risponde per le rime all’ex ministro e commissario per i congressi dei democratici in Puglia Francesco Boccia, che ieri si è detto preoccupato per il fatto che il parco nel quale si è tenuto il convegno a quale ha partecipato proprio Amati a Brindisi è stato “richiesto” nell’occasione da Gennaro Di Lauro, per conto dell’associazione “Colonne Romane”, lo stesso che qualche giorno dopo è stato arrestato per il tentativo di estorsione all’organizzatore della parte “civile” della festa dell’Ave Maris Stella, al rione Casale. «Prendere atto - ha detto Boccia - che accanto a dirigenti del partito, o forse dovrei dire ex ma questo dovete chiederlo a lui, come Amati ci sono persone che hanno serissimi problemi in questo ore con la giustizia, ci preoccupa molto».

Il contrattacco

Durissima la replica del consigliere regionale dem, che definisce Boccia «un nemico del mio partito, il Partito democratico, perché lo usa da anni per candidature blindate e senza aver mai risolto una cosa concreta delle persone. E io combatterò anche per ridare al Pd una dimensione senza i Boccia e i suoi atti contro il partito, culminati nelle liste in violazione dello Statuto. In queste ore, per provare ad ammaccare la mia credibilità, mi chiede notizie circa l’organizzazione di un convegno a cui ho partecipato sabato scorso a Brindisi. Se ha tali curiosità, le rivolga all’organizzatore, il medico ed ex consigliere comunale Salvatore Brigante e al consigliere comunale Antonio Elefante che l’ha aiutato. Io non posso essergli d’aiuto».

I responsabili

Nessuna responsabilità nell’organizzazione, chiarisce dunque Amati, che “gira” le accuse su Brigante ed Elefante. «Ero stato invitato a parlare - dice - e non mi sono occupato di organizzazione. Me ne devo purtroppo occupare da qualche ora e solo al fine di raccogliere tutti gli elementi da scrivere nella querela per diffamazione a Francesco Boccia. In ogni caso, Boccia dice di parlare così contro di me non per ritorsione politica ma per amore di legalità. Ottimo. Era ora. Finalmente un buon programma. E allora cominci col dire qualcosa sulle cose che più ci danno vergogna e dolore, perché la lotta per la legalità non è una serata di gala ove presentarsi impomatati e a favore di telecamera».  Poi, il consigliere invita Boccia a dire qualcosa «sugli scandali della Protezione civile, dell’Economato, dell’Ospedale in Fiera, dei Servizi sociali e chi più ne ha più ne metta. Suvvia, se Boccia tiene a dare alla Puglia un profilo di regione moderna, cominci a dire la verità sulle cose e ci comunichi il suo sconcerto. Se tiene a dare al Pd un’immagine di partito votabile, cominci a votarlo e farlo votare non per convenienza ma per convinzione, così come sto facendo io, prendendo anche le distanze ogni tanto dal suo dante causa Michele Emiliano».

Infine, conclude, «se Boccia è convinto delle cose che dice accetti un duello dialettico con me». Ma a difesa di Amati si schiera anche il Pd di Fasano col segretario cittadino Fabio Sibilio, che esprime la propria solidarietà al consigliere regionale. «È assurdo - dice - accostare Fabiano Amati, in modo allusivo, a personaggi indagati per gravi fatti di criminalità».

L'autodifesa

Dal canto suo, l'ex consigliere comunale ed ex esponente Pd di lungo corso Salvatore Brigante parla di «tentativo di gettare discredito» e ribadisce che l'incontro, oltre ad un'occasione per ascoltare i cittadini, è stato un modo per «porre la basi di un confronto leale e costruttivo tra tutti quei soggetti e forze politiche che intendono rompere le catene che bloccano ormai da molto tempo lo sviluppo nella nostra città». Dopo avere spiegato di avere difeso e promosso il principio di legalità durante tutta la sua carriera politica, Brigante dice di rivendicare «con orgoglio l’organizzazione di tale iniziativa, sebbene non mi sia occupato della richiesta di autorizzazione allo svolgimento nel parco dell’assemblea, affidata ad un ex consigliere comunale del Pd». Evidente riferimento, quest’ultimo, al consigliere comunale (oggi indipendente) Elefante.

La conferma

L’onorevole Boccia invece, evita di replicare ulteriormente ad Amati. «Sono in aula - spiega - e poi devo tornare per strada per tornare a far campagna elettorale (cosa che fanno tutti i militanti Pd). Campagna elettorale sospesa per qualche ora, per la conversione del decreto aiuti bis per l’energia. Ho detto cose chiare, non erano accuse ma semplicemente fatti».

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