Il Pd sconfessa Amati: così è fuori. E scoppia il caso sull'uomo del palco

Fabiano Amati insieme a Salvatore Brigante durante il convegno di sabato scorso
Fabiano Amati insieme a Salvatore Brigante durante il convegno di sabato scorso
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Mercoledì 14 Settembre 2022, 23:54 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 00:12

È un affondo durissimo, con accuse gravissime, quello dell’ex ministro e commissario per i congressi del Pd in Puglia Francesco Boccia al consigliere regionale Fabiano Amati. Non tanto perché il presidente della commissione Bilancio avrebbe in qualche modo esplicitato il proprio supporto a forze politiche diverse dal Pd quanto per avere partecipato ad un incontro pubblico organizzato da «persone che hanno avuto serissimi problemi con la giustizia». Accuse respinte dal consigliere regionale, che annuncia querela nei confronti di Boccia.

L'attacco di Boccia

Ieri, ad Ostuni, l'ex ministro ha fatto riferimento a quanto accaduto sabato scorso, a Brindisi, a parco Maniglio dove, durante un incontro organizzato dall’associazione Centra il Futuro, della quale fanno parte gli ex democratici Salvatore Brigante e Daniela Maglie, Amati ha annunciato la costituzione di un fronte alternativo alla ricandidatura a sindaco di Riccardo Rossi. Intorno a Partito repubblicano, Italia Viva, Azione, varie civiche, diversi fuoriusciti, più o meno recenti, del Pd e la figura del consigliere regionale dem si starebbe costruendo infatti una coalizione di scontenti che sfiderà Rossi alle prossime amministrative. «È finito – ha detto Boccia ieri – il tempo della tolleranza. Se Fabiano Amati è fuori dal Partito democratico, faccia campagna elettorale in maniera chiara per altre forze politiche. Come mi pare stia avvenendo. Io penso che sia molto grave quello che è stato detto qualche giorno fa, in una piazza di Brindisi. Una piazza, tra l’altro, la cui richiesta per l’autorizzazione a svolgere questa iniziativa è stata fatta da una persona arrestata per gravissimi motivi su ordine della Dda.

Io penso che sia stato superato ogni limite».

La ricostruzione

La richiesta di utilizzo del parco per l’incontro con Amati, infatti, è stata presentata da Gennaro Di Lauro, per conto dell’associazione “Colonne Romane”. La stessa persona che, insieme a Cosimo Carrisi, è stata arrestata nei giorni scorsi con l’accusa di tentata estorsione aggravata al fine di agevolare l’attività delle associazioni di tipo mafioso. I due, infatti, avrebbero tentato di estorcere diecimila euro al nuovo organizzatore della festa del quartiere Casale, i cui proventi avrebbero dovuto essere destinati ad alcuni detenuti ed alle loro famiglie.

La rottura

Boccia si è detto molto preoccupato per l'accaduto. «Mi auguro che Amati chiarisca presto i suoi rapporti con queste persone, che la smetta di fare campagna elettorale di fatto a favore della destra e contro il nostro partito». Non è possibile, ha aggiunto, «tollerare dirigenti di partito che si fanno prenotare le piazze dove fanno dibattiti e convegni contro il Pd da gente arrestata 24 ore dopo dalla Dda. Tutto questo non è più tollerabile. È arrivato il momento di dire basta».

La risposta

Il convegno, ribatte Amati, «era organizzato da Salvatore Brigante e della domanda per l’uso del parco se n’è occupato un consigliere comunale di Brindisi che si chiama Antonio Elefante. Riferire a me, quindi, la questione di un convegno organizzato da altri, ha fatto guadagnare a Boccia una querela per diffamazione».

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