Intensive occupate al 45%. Balzo degli attuali positivi: ora superano quota 50mila

Intensive occupate al 45%. Balzo degli attuali positivi: ora superano quota 50mila
di Vincenzo DAMIANI
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Domenica 4 Aprile 2021, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 00:53

Un posto letto su due negli ospedali è ormai occupato dai pazienti Covid e le terapie intensive sono in sofferenza. In Puglia il 50% dei posti nei reparti di Malattie infettive e Pneumologia è riservato a chi ha contratto il coronavirus, nelle rianimazioni, invece, l'occupazione è del 45%, praticamente 15 punti percentuali rispetto alla soglia critica individuata dal ministero. E anche ieri c'è stato un nuovo incremento di ricoverati, passati da 2.142 a 2.153; nelle Intensive i pazienti assistiti sono 256.

Numeri oltre la soglia critica

Numeri importanti che non accennano a calare, anzi ogni giorno c'è un lieve incremento.

Considerando l'andamento dei contagi, per gli ospedali non ci sarà tregua almeno sino a fine aprile, sperando che la zona rossa inizi a produrre effetti. Ieri gli attualmente positivi hanno superato quota 50mila, un record da quando il Covid ha iniziato a diffondersi anche in Italia.

I contagi

Ieri su 13.636 tamponi processati sono stati registrati 2.142 contagi (15,7%), di cui ben 574 nella provincia di Taranto, dato che preoccupa la task force. Negli ultimi sette giorni, dal 27 marzo a ieri, nel Tarantino si è passati da 28.464 positivi totali a 30.902: in incremento di circa 2.500 contagi in una settimana. Gli altri casi di ieri: 711 in provincia di Bari, 173 in provincia di Brindisi, 183 nella provincia Bat, 241 in provincia di Foggia, 256 in provincia di Lecce, 3 casi di residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.

Puglia terza in Italia per numero casi

Per il secondo giorno consecutivo la Puglia è la terza regione in Italia per numero di contagi giornalieri, dopo Lombardia e Campania. Sono stati registrati anche 23 decessi: 12 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 4 in provincia Bat, 1 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 4 in provincia di Taranto (ma secondo il più aggiornato bollettino dell'Asl jonica i morti della provincia di Taranto sarebbero 10). In tutto in Puglia hanno perso la vita 4.896 persone.
Altri 700 guariti, ma aumentano anche i pugliesi attualmente positivi: 50.166 contro i 48.747 di venerdì (+1.419). Il totale dei casi positivi Covid in Puglia dall'inizio dell'emergenza è di 199.567 così suddivisi: 78.048 nella provincia di Bari; 19.452 nella provincia di Bat; 14.553 nella provincia di Brindisi; 36.727 nella provincia di Foggia; 18.898 nella provincia di Lecce; 30.902 nella provincia di Taranto; 694 attribuiti a residenti fuori regione; 293 provincia di residenza non nota. A oltre un anno dall'inizio della pandemia Covid, in Puglia il 4,99% della popolazione ha contratto il virus: è quanto emerge dai dati ministeriali. E' la provincia di Bari quella più colpita con il 6,28% degli abitanti infettati, segue il Foggiano con il 6,01%, poi ci sono la provincia di Taranto (5,37%), la Bat (5%), Brindisi (3,73%) e ultima Lecce (2,38%). In Italia, ieri, sono stati rilevati 21.261 nuovi casi di coronavirus, sale così a 3.650.247 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall'inizio dell'epidemia. I decessi ieri sono stati 376, per un totale di 110.704 vittime da febbraio 2020. Mentre le persone guarite o dimesse sono 2.974.688 complessivamente: 21.311 quelle uscite ieri dall'incubo Covid (ieri +19.620). E gli attuali positivi i soggetti che hanno il virus risultano essere in tutto 564.855, pari a -440 rispetto a venerdì (quando erano stati +1.816). I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono in totale 28.489: -215 ricoverati rispetto a venerdì. I posti letto occupati in terapia intensiva sono + 10, portando il totale dei malati ricoverati in questi reparti a 3.714.
Ieri l'assessore regionale al Personale, Gianni Stea, ha raccontato i 20 giorni di malattia: «Finalmente tutti negativi, si torna a vivere dopo giorni veramente duri. Di attraversate nella mia vita con un mare in tempesta sino ad oggi ne ho fatte tante, ma l'ultima credo sia stata la più difficile: quella del Covid-19», scrive. «Dopo essere stati contagiati- prosegue - io, mia moglie, mio figlio e mia madre di 100 anni, che nonostante la somministrazione della prima dose di vaccino è risultata positiva, sono entrato nel panico più totale. Ma grazie a Dio siamo riusciti dopo circa 20 giorni ad uscire dal tunnel. Credo sia stato un vero miracolo per la mia mamma, per tutto quello che sta succedendo. Nonostante i primi giorni veramente brutti, con svenimento causa Covid, 118 ed altro, alla fine anche questa è passata».
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