«Gare? Avremo tempi strettissimi. Pronti a riunire una unità di crisi»

Il sindaco Francesco Zaccaria
Il sindaco Francesco Zaccaria
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Giovedì 12 Ottobre 2023, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 10:09

Francesco Zaccaria, sindaco di Fasano è il delegato Anci per le concessioni balneari. Un tema che riguarda in maniera fondamentale la maggior parte dei comuni pugliesi che si affacciano sulla costa e che potrebbe cambiare il volto ad un sistema ormai collaudato ma che l'Europa chiede di ammodernare.


Zaccaria, la mappatura ha mostrato una percentuale molto alta di territorio libero che potrebbe essere dato in concessione. Si parla del 67%, percentuale che in Puglia sale all'81%. Cosa ne pensa?
«Intanto dobbiamo avere notizie certe sulla mappatura e questo ancora non è un dato in nostro possesso. Secondo il governo non c'è scarsità di risorsa, cioè di spiaggia disponibile e che probabilmente si arriverà a produrre un provvedimento che faccia slittare i bandi, il tutto ovviamente dopo aver aperto una riflessione con Bruxelles.

Siamo in attesa di ricevere notizie, di capire in che direzione andremo. Il comparto è in fibrillazione e occorre trovare una soluzione soddisfacente molto presto».


Il tavolo interministeriale ha prodotto un documento complessivo, ma esistono specificità locali di cui si dovrà ragionare.
«In realtà credo che la percentuale di litorale che potrebbe essere messa a disposizione sarà inferiore perché bisogna tenere conto delle caratteristiche specifiche dei vari territori. Non si possono attribuire parti di costa rocciosa in cui non ci sono possibilità di fruizione del mare, la concessione diventerebbe solo virtuale. In certe aree si possono sistemare solo delle pedane, mentre la concessione utile è ovviamente quella sulla sabbia che prevede un certo tipo di investimento».


Il tempo però stringe. Se i giudici dovessero confermare la scadenza del 31 dicembre non ci sarebbe modo di fare i bandi e la prossima stagione balneare potrebbe essere a rischio.
«I comuni rischiano di andare in difficoltà perché organizzare bandi in un tempo irrisorio è impossibile. Ammesso che si riesca a farlo entro dicembre poi occorre dare il tempo per la pubblicazione, l'istruttoria. Ci vorranno almeno 6 mesi se non di più. Ci aspettiamo che i prossimi passi dell'Esecutivo siano dirimenti, solo così si potrà procedere con una certa efficacia».


Come Anci siete pronti a dare supporto alle amministrazioni?
«Sì, stiamo seguendo con attenzione la vicenda. Se le contingenze ci obbligassero a procedere con grande urgenza è chiaro che organizzeremo una cabina di regia che possa sovraintendere alla costruzione di un bando-tipo e ragionare in termini anche di stazioni appaltanti. Si creerebbe una sorta di unità di crisi che aiuti tutti i sindaci che non hanno le strutture adeguate e il personale a rispettare le scadenze che saranno molto stringenti e tassative».


Ha percepito in questi mesi della tensione tra i suoi colleghi sindaci?
«È chiaro che la preoccupazione esiste, perché quando si affronta uno scenario giuridico che è mutato e per realizzare delle gare che andrebbero a mettere in discussione concessioni che sono lì da decenni si toccano corde molto delicate. Il coinvolgimento che il governo sta facendo degli operatori è un campanello di allarme di quanto anche a Roma siano attenti all'esito di questa vicenda».


Altro tema caldo è quello della legge regionale sulle dune costiere.
«Abbiamo deciso, come Anci Puglia, di convocare un tavolo con i comuni costieri per sentire gli ordini professionali e le associazioni ambientaliste. C'è una larghissima condivisione nel ritenere che bisogna rivedere alcune parti della legge da rivedere in alcune parti. Lunedì è stato convocato questo incontro che si terrà a Bari da cui uscirà una proposta di modifica da presentare all'assessore che poi farà le sue valutazioni politiche assieme al consiglio regionale e al presidente Emiliano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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