Dopo la brusca interruzione dello scorso luglio, quando il Consiglio regionale sospese i lavori senza averla approvata, la legge sulle compensazioni energetiche torna all’attenzione dell’assemblea. Ieri le modifiche al testo “Norme in materia di incentivazione alla transizione energetica”, con al suo interno un ampio richiamo al risarcimento per l’impatto ambientale provocato dai grandi impianti, approvato a novembre 2022 e impugnato poco dopo dal governo, è stato al centro di una riunione di maggioranza, anche alla presenza dell’assessore all’Energia Alessandro Delli Noci.
Il testo rivisto
Come era stato concordato con il governo, il testo ha subìto alcuni ritocchi che lo renderebbero meno ostico: anzitutto perde la sua retroattività, che avrebbe riguardato unicamente il gasdotto Tap, prevedendo compensazioni solo per i nuovi impianti e per il potenziamento dei vecchi.
Per il resto l’impianto della legge resta più o meno invariato, compresa la percentuale del 3% che però si riferisce al totale degli investimenti e non ai volumi di materia prima trasportati o commercializzati come era stato richiesto per Tap-Snam. Sarà la volta buna per la sfortunata legge regionale? Difficile stabilirlo, anche perché alla riunione di ieri erano assenti due dei tre proponenti originali cui fa capo il testo, visto che la legge sintetizzava tre differenti proposte in arrivo dalla giunta, dal consigliere regionale Fabiano Amati (passato intanto dal Pd ad Azione) e dal consigliere leghista Davide Bellomo, oggi in Parlamento. Per capirlo bisognerà attendere il Consiglio regionale del 3 ottobre, che si aprirà proprio dal punto in cui i lavori si erano interrotti. Loredana Capone è fiduciosa: «La legge è importante perché ogni singola struttura energetica porterà a una compensazione - spiega la presidente del Consiglio che era presente all’incontro -. La legge Marzano esiste da sempre ma non viene quasi mai applicata, per questo ora noi vogliamo che i pugliesi abbiano certezze sulle compensazioni ed è per questo che dobbiamo avere il miglior testo possibile, in maniera che sopravviva al vaglio costituzionale e sia facilmente interpretabile dalle parti».
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