Alessandro Delli Noci: «Puntiamo sulle competenze giuste per attrarre investimenti nel mondo»

Alessandro Delli Noci: «Puntiamo sulle competenze giuste per attrarre investimenti nel mondo»
di Paola ANCORA
4 Minuti di Lettura
Giovedì 18 Aprile 2024, 13:58 - Ultimo aggiornamento: 18:51

Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo economico. Lei ha detto di voler candidare la Puglia quale hub dell'Intelligenza artificiale per il Paese. Quale ritiene siano le potenzialità della nostra regione in tal senso?
«Abbiamo prima di tutto la volontà di governare un processo. Mi spiego meglio: si discute molto dei rischi legati all'intelligenza artificiale sia in termini etici che in termini sociali. Io credo che candidarsi a diventare hub significhi prima di tutto diffondere e promuovere le conoscenze legate ai vantaggi dell'intelligenza artificiale che cambierà tutti i mestieri, e quindi governarla per ridurre drasticamente ogni rischio. Parlare di intelligenza artificiale significa parlare di competenze, di talenti da attrarre, di competitività da recuperare e di futuri processi innovativi che nessuno, né le imprese né le pubbliche amministrazioni, possono ignorare. Perché la trasformazione è in corso e noi siamo già in ritardo, se non la governiamo rischiamo di esserne travolti. La Puglia è già un hub dell'innovazione, come dimostra la forza di un ecosistema che conta, tra le altre cose, circa 800 startup e imprese innovative, cinque atenei, centri di ricerca, distretti tecnologici. Ora occorre puntare ancora di più sulle competenze perché questo ci consente di essere ancora più attrattivi e spingere tutto un mondo che sta ragionando sul futuro a insediarsi in Puglia perché qui trova le competenze che cerca».

Eppure scontiamo, non solo in Puglia, una diffusa carenza di competenze nel settore, come ha certificato l'Istat. Come si rimedia?
«Chi oggi decide di investire nei settori del futuro, e tra questi vi è senz'altro l'Intelligenza Artificiale, lo fa tenendo in considerazione due cose: l'ecosistema esistente e le competenze.

In questo senso la Regione Puglia ha già avviato la sua strategia, da una parte costruendo e rafforzando il binomio pubblico-privato, rafforzando le relazioni con Big Tech che qui possono venire ad investire per formare o aggiornare le persone, dall'altra con la strategia #mareasinistra attraendo talenti nazionali e internazionali che in Puglia, anche per le condizioni favorevoli in termini di qualità della vita, decidono di realizzare il proprio progetto di vita. A questo proposito, il protocollo di intesa siglato dalla Regione, dagli atenei pugliesi e Microsoft Italia per lo svolgimento di attività di didattica, formazione, sviluppo tecnologico e innovazione attinenti le diverse tematiche relative alla Intelligenza Artificiale è un tassello importante. Lo è perché, attraverso questo Protocollo, intendiamo supportare la formazione di profili professionali altamente specializzati, in grado di soddisfare i fabbisogni del mondo del lavoro e delle filiere produttive nazionali, attraverso la creazione di un hub di competenze e un network di imprese sul territorio per agevolare l'innovazione digitale e stimolare sinergie con le Pmi locali, il mondo accademico e della ricerca. Investire sulla formazione delle competenze significa consentire a giovani e meno giovani di essere pronti a nuove sfide lavorative, di aumentare la maturità digitale delle nostre Pmi rendendole più competitive, garantire maggiori posti di lavoro e azzerare lo skill gap. Siamo già al lavoro per siglare un nuovo Protocollo di intesa con gli stessi obiettivi con un importante realtà internazionale».

La Regione ha lavorato e lavora a una serie di bandi della nuova programmazione che premiano le Pmi capaci di investire in innovazione e nuove tecnologie. Di quante risorse parliamo?
«La nuova programmazione 2021/2027 prevede apposite risorse destinate ad aumentare la maturità digitale delle Pmi. In realtà, l'innovazione è il filo conduttore di questa nuova programmazione, di tutti i bandi sinora pubblicati e di quelli che sono in uscita, dal bando Reti al bando Trasformazioni. L'obiettivo comune in ciascuno di essi è dare alle micro e piccole imprese la possibilità di fare il "salto di qualità" da un modello tradizionale a un sistema produttivo che individua nell'investimento in digitalizzazione e innovazione un fattore trainante di sviluppo e di redditività. Intendiamo sostenere le micro e piccole imprese per attività di innovazione tecnologica e industriale, digitalizzazione e transizione energetica e ambientale e sviluppare la qualificazione delle competenze».

Come si immagina la Puglia da qui ai prossimi vent'anni?
«Immagino una regione capace di cogliere sempre le sfide del futuro, una terra in cui ciascuno possa pensare di realizzare il proprio progetto di vita senza il bisogno di andare via».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA