Intelligenza artificiale, obiettivo innovazione: la Puglia hub del Sud

Intelligenza artificiale, obiettivo innovazione: la Puglia hub del Sud
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Giovedì 18 Aprile 2024, 13:51 - Ultimo aggiornamento: 18:50

Il Digital compass, ovvero l'insieme degli obiettivi di transizione digitale che l'Unione europea si è data da qui al 2030, prevede che per quella data almeno il 75% delle imprese italiane utilizzi una tecnica di intelligenza artificiale e sappia maneggiare e analizzare i big data. Un obiettivo tutt'altro che facile da raggiungere, vista la diffusa carenza di competenze specialistiche in Ict fra le aziende con almeno 10 addetti che, secondo Istat, nel 2022 hanno fatto ricorso a personale specializzato nel ramo nel 13,4% dei casi contro il 21% della media Ue27. Un dato significativo dal quale partire per capire meglio quale strategia la Puglia stia mettendo in campo per sfruttare l'Intelligenza Artificiale - integrata a tecnologie come Cloud, Realtà Virtuale e Blockchain e innovare, così, tutti i settori strategici per lo sviluppo del territorio: l'urbanistica per costruire città più efficienti e sostenibili, la sanità per garantire servizi più accessibili, la competitività delle imprese. L'AI vuole essere, insomma, «il copilota capace di aumentare le nostre capacità di generare un progresso equo e pervasivo», per dirla con le parole di Maximo Ibarra, amministratore delegato di Engineering, realtà leader nella digitalizzazione con 15.000 dipendenti e oltre 70 sedi, due delle quali non a caso - a Bari e a Lecce.

La spinta all'innovazione

In Puglia la spinta all'innovazione è fortissima: sempre secondo l'Istat negli ultimi sei anni al Sud le imprese innovative sono cresciute di oltre il 51%, a fronte di un 25% registrato a livello nazionale. Numeri che certificano il dinamismo, reale e potenziale, dell'industria del Sud e che danno ragione del sempre più stretto legame fra tessuto imprenditoriale e Università. Si va formando, nella regione, un ecosistema dei saperi che dagli Atenei si trasferisce ai partner industriali, in uno scambio continuo di conoscenze e competenze che innerva il sistema sociale economico e produttivo pugliese. A ciò contribuisce anche l'accordo firmato dalla Regione con gli atenei e con Microsoft Italia per cogliere tutte le occasioni offerte dall'Intelligenza Artificiale generativa e puntare, in prima battuta, alla trasformazione digitale delle Piccole e medie imprese le meno strutturate e reattive nel recepire una innovazione così profonda - e alla formazione per le competenze digitali.
L'accordo prevede l'introduzione, nei percorsi di studio, di seminari e laboratori specifici sull'AI con il coinvolgimento di esperti Microsoft e dei partner, la collaborazione per progetti di ricerca, attività di formazione specifica sui temi dell'Intelligenza Artificiale anche per gli studenti provenienti da percorsi non-STEM, cioè non da Facoltà scientifiche. A supporto dell'attuazione del protocollo di intesa si prevede il coinvolgimento di IAMCP Italia, ovvero l'associazione italiana dei partner Microsoft, che funzionerà come un facilitatore del dialogo fra tutte le parti coinvolte.
Un primo passo per candidare la Regione a diventare l'hub italiano dell'AI, anche grazie alle risorse disponibili con la programmazione dei fondi europei 2021-2027 che serviranno specificatamente ad aumentare la maturità digitale delle Pmi. Il primo passo, ma non l'unico. A questo obiettivo concorre anche fra gli altri il disegno di legge relativo alla "Promozione di misure in materia di innovazione aperta" approvato dalla Giunta regionale e che, in nove articoli, sostiene la collaborazione tra le imprese, le startup, le università, gli enti di ricerca per accelerare e migliorare i processi produttivi. Il futuro non aspetta.
 

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