Legge regionale sugli sconti in bolletta: il Governo frena, la Puglia vuole andare avanti

Legge regionale sugli sconti in bolletta: il Governo frena, la Puglia vuole andare avanti
di Giuseppe ANDRIANI
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Mercoledì 14 Dicembre 2022, 05:00

Il Ministero mette sul tavolo della Regione alcune osservazioni relative alla legge regionale sulle compensazioni economiche a carico dei produttori di energia in Puglia. Una norma regionale approvata dal Consiglio, votata dalla maggioranza, che prevede che tutti gli impianti che producono energia, anche quelli “puliti” (fotovoltaici ed eolici), dovranno stabilire con l’ente regionale le misure di compensazione e riequilibrio ambientale e territoriale fra livelli e costi di prestazione e impatto degli impianti. Sul gas, invece, la Regione deve incassare un 3% sul valore commerciale di quanto transita in Puglia. Una legge, quindi, che porterebbe sconti in bolletta per i cittadini e che porrebbe Tap, Snam e produttori di energia a versare denaro contante nelle casse delle istituzioni pugliesi per ripagare l’«impatto ambientale». Adesso il Ministero della Transizione Ecologica frena, ma dalla Regione arriverà una nuova accelerata, già in queste ore. 
Intanto dal Ministero hanno protocollato una lettera con alcune osservazioni, alcune già recepite dalla Giunta, altre invece su cui verrà aperta - nei fatti - una discussione tra gli interlocutori istituzionali. La giunta ha già approvato un articolato con alcune modifiche e lo ha inserito nella legge di bilancio approvata nelle scorse ore, che il 20 e il 21 dicembre, quindi a metà della prossima settimana (ma comunque prima di Natale) dovrà passare il test dell’aula consiliare. E intanto una lettera con alcune controdeduzioni partirà alla volta del Mite probabilmente nella mattinata di oggi, al più tardi domani. 

I punti

Alcune questioni sollevate sembrano quasi “di forma”. Altre, invece, sono di sostanza. L’articolo 2 della legge, quello cioè sui produttori di gas, sembra non venga toccato. Anche se al momento da via Gentile non è venuta fuori alcuna bozza sulle controdeduzioni presentate al Governo. La norma - nelle intenzioni della giunta - dovrebbe valere anche per gli impianti già esistenti e su questo la Regione dovrebbe proporre di cambiare la dicitura inserita nella legge. Le compensazioni saranno «a carico dei proponenti di impianti e infrastruttura energetiche sul territorio pugliese». 
Un’altra parte delle osservazioni riguarda l’ente che dovrà ricevere le compensazioni: i Comuni. Non era ben esplicitato, secondo il Mite, ma sembra non rappresentare un problema per la giunta. E al contempo viene messo in discussione il ruolo della stessa giunta, che secondo la norma regionale approvata dal consiglio avrebbe il compito di negoziare con le aziende le compensazioni, per quel che riguarda fonti fossili ed energia elettrica in genere, visto che per il gas esiste un comma apposito, già ricordato. Ma dalla Regione hanno già pronte una serie di controdeduzioni sul ruolo della giunta. E non solo. La partita è troppo importante per fermarsi adesso, ma il Ministero ha già sollevato le proprie obiezioni.
 

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