Briatore stanco della Versilia: «Qui impera il proibizionismo. Se non cambia si va tutti nel Salento»

Briatore stanco della Versilia: «Qui impera il proibizionismo. Se non cambia si va tutti nel Salento»
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Mercoledì 20 Agosto 2014, 14:43 - Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 17:55

La Versilia? "Se non cambia si va tutti a casa". Parola di Flavio Briatore, patron del Twiga beach club di Marina di Pietrasanta (Lucca), per il quale il forte calo del turismo registrato negli ultimi anni non e' certo colpa del maltempo.

"Mancano strutture, servizi, idee. Tutto e' stato bloccato dal proibizionismo imperante" aggiunge, sottolineando poi che ci sono rimasti solo "pony e macchinine". Briatore spiega che "in Versilia e in Italia non si può fare niente. E la vacanza è diventata un'esperienza monacale". "Qui non si può costruire, qui servono permessi e contro permessi" prosegue assicurando che alle regole crede anche lui, "ma al proibizionismo no". Altrimenti i turisti vanno altrove anche, all'estero o nel Salento, "o anche in altre zone della Puglia che negli ultimi anni ha avuto un boom di preferenze".

La Versilia "una volta era un rifugio", ma oggi "tutto e' diventato piu' flessibile e la gente va dove si spende meno e ci si diverte di piu'", dove si sono costruite strutture idonee. "In Toscana anche gli aeroporti non sono all'altezza" prosegue Briatore, citando il caso di quello di Firenze che "andrebbe potenziato e invece sono sempre a litigare.

Per non parlare dei treni...".

Poi, a proposito dell'altra polemica da lui aperta nel mese di giugno, sulla presenza dei venditori ambulanti sulle spiagge, Briatore invita a guardare cio' che e' stato fatto in Sardegna: "Io dico che tutti hanno diritto di vivere". Per questo "propongo di organizzare una zona franca sulla battigia, come avviene in Sardegna dove i venditori non vanno sotto le tende"

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