Bilancio, commissione fiume: arriva l'ok e sfuma il Tfm

Bilancio, commissione fiume: arriva l'ok e sfuma il Tfm
di Alessandra LUPO
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Martedì 19 Dicembre 2023, 06:41 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 17:54

Alla fine l’emendamento numero 73, il “sorvegliato speciale” della maratona della commissione fiume che ieri ha dato il via libera alla legge di bilancio, è decaduto: la reintroduzione del trattamento di fine mandato non sarà inserita nemmeno nella discussione del 20 e 21 dicembre, quando il Consiglio regionale tornerà a riunirsi per approvare la manovra finanziaria da 1,2 miliardi della Puglia. 

Il Tfm


Al momento del voto, infatti, non era presente il suo unico firmatario, l’assessore all’Agricoltura dei dem Donato Pentassuglia, che fino all’ultimo aveva voluto portare avanti la battaglia di principio sul bonus in favore dei consiglieri regionali, abolito dal 2013, contro cui si erano espressi i sindacati, Confindustria, associazioni di categoria, il Pd e M5s. 
I lavori invece si sono protratti fino a tarda sera, con vari colpi di scena, interruzioni e riunioni, ma alla fine il risultato è stato portato a casa: mercoledì e giovedì l’Aula potrà riunirsi per votare il Bilancio di previsione.

Alle 18, dopo una maratona iniziata in mattinata nelle varie commissioni e poi sfociata nella prima, c'era stata una spaccatura nella maggioranza di centrosinistra, sfociata nella richiesta del consigliere Saverio Tammacco (del gruppo Per) di rinviare i lavori, approvata da 5 consiglieri su 9. 

I lavori


Dopo un confronto post interruzione e il richiamo dell’assessore al Bilancio Raffaele Piemontese la decisione di riprendere in serata i lavori per non vanificare la possibilità di portare in Aula il disegno di legge. Gli emendamenti presentati, inizialmente 109, sono stati scremati prima a 84 e poi solo a una sessantina. Sono invece in tutto 39 gli articoli che comprendono il Bilancio di previsione 2024 e pluriennale 2024-2026 della Regione Puglia. Si tratta di una manovra da 1,2 miliardi: per il sistema sanitario sono stati stanziati 50 milioni di euro che si sommeranno agli 8 miliardi del riparto del fondo nazionale. I 50 milioni previsti serviranno, tuttavia, a coprire eventuali disavanzi delle Asl. Niente tagli per il welfare che potrà contare anche l'anno prossimo sul Red finanziato con 45 milioni di euro, la prima tranche è da 15 milioni. Stanziati 13 milioni per il trasporto degli studenti disabili; 5 milioni per la gestione dei corsi di acqua affidata ai consorzi di bonifica; altri 9 milioni per la gestione dei consorzi di bonifica commissariati; 125 mila per il sostegno alle start up in campo spaziale; 800mila euro per il potenziamento delle farmacie di comunità; 250mila euro per la promozione degli orti urbani; 500mila euro per i Carnevali storici; 400mila euro per aumentare le azioni di contrasto alla violenza di genere. Tra gli emendamenti approvati i più corposi arrivano da Azione: con una dotazione di 5 milioni per il recupero e riutilizzo di eccedenze, sprechi alimentari e prodotti farmaceutici. E un milione per la seconda annualità del progetto “Genoma Puglia. Programma di ricerca per la diagnosi precoce e la cura delle malattie rare su base genetica”. Non mancano le polemiche dell’opposizione: «Abbiamo letto il bilancio di previsione predisposto dal governo regionale e, come ormai ogni anno, registriamo l’assenza anche di un solo grande progetto che racconti che visione ha la Giunta Emiliano per questa Regione - commenta il presidente del Gruppo di Forza Italia, Paride Mazzotta -. Perciò, con il senso di responsabilità che ci contraddistingue, ci auguriamo di trovare condivisione su alcune proposte che abbiamo formalizzato per rispondere a questioni importanti per la Puglia». Da Fratelli d’Italia i consiglieri Francesco Ventola. Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro commentano: «Assistere oggi a una forza di maggioranza che non permette neppure la discussione iniziale e l'analisi del Bilancio 2023 è uno spettacolo indegno per la Regione Puglia e uno schiaffo in faccia ai pugliesi ai quali dovrebbero essere dedicate le risorse che dovranno essere gestite nel solo loro interesse. Una maggioranza al capolinea».

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