Arneo, l’Anci chiede la sospensione dei pagamenti

Il vertice Anci a Bari
Il vertice Anci a Bari
di Nicola Quaranta
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Martedì 1 Marzo 2016, 10:59 - Ultimo aggiornamento: 17:50
BARI - Sospensione dei pagamenti per tre mesi e avvio di un tavolo tecnico con la Regione. Queste le richieste che l'Anci Puglia ha consegnato all'assessore alle Politiche agricole Leonardo Di Gioia, a margine dell'incontro con i sindaci, convocati a Bari dalla stessa sezione pugliese dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani per fare il punto della situazione sulla problematica inerente l'emissione dei ruoli relativi al "tributo 630" da parte dei Consorzi di bonifica.
Al vertice hanno preso parte i sindaci pugliesi interessati, il commissario straordinario unico per i Consorzi di bonifica, Gabriele Papa Pagliardini, e il presidente dell'Anbi Puglia, Giuseppe de Filippo. Nutrita anche la delegazione delle provincie di Lecce, Brindisi e Taranto, con prevalenza dai sindaci dei Consorzi Arneo e Ugento li Foggi. 
 
All'ordine del giorno la querelle sulle cartelle esattoriali per i pagamenti dei tributi legati alle attività eseguite dai consorzi di bonifica. Ad essere gravati non sono soltanto gli agricoltori, ma anche i proprietari di tutti gli immobili (terreni, fabbricati, reti, opifici), ricadenti nel comprensorio di bonifica.
I primi avvisi bonari risalgono al luglio 2015. Nei giorni scorsi la notifica delle cartelle, con la Regione impegnata a defilarsi, sostenendo di non poter imporre una sospensione in quanto la legge dispone che i Consorzi debbano essere sostenuti economicamente per le attività svolte nell’ambito del territorio di competenza e che pertanto, i cittadini ricadenti in tale area, beneficiando dei “servigi” dei consorzi, sono tenuti a pagare.
Il punto al centro del contenzioso, però, è un altro: comprendere per quali prestazioni questo tributo debba essere pagato. Da qui le accuse in riferimento alle reali opere di miglioramento fondiario, ambientale o altro apportati dai Consorzi nei loro comprensori di pertinenza. Per gli operatori agricoli e per gli stessi sindaci, infatti, l'ente preposto alla bonifica non avrebbe adempiuto ai compiti assegnati e previsti per legge. 
«I sindaci sono pronti a pagare le attività di bonifica e manutenzione solo a fronte di servizi certi, che ad oggi - ha spiegato il presidente dell'Anci Puglia Luigi Perrone - non sono stati adeguatamente erogati. Serve quindi un tavolo tecnico dove confrontarsi e definire con esattezza la situazione». 
Perrone ha così ribadito il sostegno dell'Anci ai sindaci e alle comunità e l'impegno immediato dell'Associazione per arrivare presto ad una soluzione politica della questione. I sindaci presenti ai lavori dell'assemblea, da parte loro hanno esposto le ragioni dei territori e le motivazioni per cui contestano il tributo. È emersa inoltre, la richiesta di un approfondimento tecnico dettagliato sui servizi che i Consorzi si impegnano a fornire, connessi all'incasso del tributo. Il Commissario Pagliardini, invece, ha chiarito alcuni aspetti inerenti l'intero procedimento di emissione e il relativo presupposto, sottolineando che la manutenzione dei canali di bonifica spetta ai proprietari. Ha inoltre assicurato piena disponibilità a interloquire per risolvere il problema delle cartelle inesatte.

Da qui la richiesta di Perrone, trasmessa all'assessore regionale Di Gioia: «Sospensione di 3 mesi delle emissioni delle ingiunzioni e l'immediata attivazione di un tavolo tecnico per approfondire nel dettaglio problematiche e criticità emerse».
Sempre ieri, ma stavcolta in Regione, la quarta Commissione presieduta dal consigliere Donato Pentassuglia ha ricevuto una delegazione del movimento ”Forconi di Puglia”, con il presidente Giuseppe Caponio. L'audizione chiesta dal consigliere regionale Ignazio Zullo (Cor) è servita come primo confronto in vista della imminente rinnovamento di tutta la materia che riguarda i Consorzi di bonifica. 
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