Alta moda, accordo fra Sps manifatture e Green Seagull: un polo nel Salento

Alta moda, accordo fra Sps manifatture e Green Seagull: un polo nel Salento
di Pierpaolo SPADA
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Domenica 9 Luglio 2023, 18:25

Un polo di produzione d'alta moda sta per nascere nel Salento. E promette un nuovo e intenso exploit economico e sociale, sulla scia di quello che il territorio sta vivendo con la rinascita del tessile, abbigliamento e calzaturiero all'insegna del lusso. Gli imprenditori Sabrina Paola Seclì e Antonio Sergio Filograna si sono stretti la mano. Tra le prime imprenditrici del fashion nella penisola salentina e anche tra le più innovative, fresca vincitrice del premio "Marisa Bellissario", lei è la fondatrice e amministratrice di Sps Manifatture che, a Collepasso, produce capi per alcune fra le più importanti griffe del mondo. Lui, invece, è l'indiscusso "re" del calzaturiero made in Salento, da qualche anno attivo anche nella produzione di accessori oltre che nel turismo (con il Costa Brada Hotel): Green Seagull è la holding che amministra e che, nel segmento moda, controlla tra Casarano, Alessano e Shijak (Albania) Leo Shoes, Manifatture Af e Time 10. Da oggi le due realtà imprenditoriali svilupperanno un percorso comune, perché Green Seagull è entrata nel capitale sociale di Sps, rilevando il 25% delle quote.

L'accordo

L'operazione era nell'aria già da qualche settimana. Dopo la firma, ieri mattina ne è stato dato annuncio con un comunicato congiunto che svela in poche righe anche le linee generali del progetto: «Tale intesa - si legge - tende ad avviare una proficua collaborazione tra le due società allo scopo di supportare e sviluppare il territorio salentino nell'offerta delle produzioni manifatturiere dell'alta moda per le più famose griffe del lusso». In un certo senso, l'iniziativa si pone in controtendenza rispetto a quelle più attuali di cessione parziale o totale di quote a brand committenti (vedi il caso di Golden Goose e Italian Fashion Team) oppure a fondi nazionali e internazionali d'investimento, quando non anche a piattaforme di sviluppo commerciale e industriale (Florence ha rilevato Barbetta e Gianel Shoes che è diventata azionista di Eligo spa). In questo caso si assiste alla definizione di un'alleanza tra due realtà produttive locali, che hanno deciso di collaborare dopo aver resistito alla corte di gruppi internazionali che continuano a sondare il tessuto per scovare nuovi potenziali affari.
Qualcosa di simile ha fatto di recente il gruppo di Gda di Galatina - assorbendo Tessitura del Salento e i laboratori di Mariella (Carmiano) e ex Bullish (Matino) -, mentre Gianel Shoes, Barbetta Holding e Stil hanno costituto Lgm per produrre insieme calzature. Al primo punto del programma di collaborazione tra Sps e Green Seagull non c'è la produzione bensì la formazione: sarà creata un'accademia per la creazione di figure essenziali nella filiera del lusso, divenute nel Salento ormai rare in ragione dell'esponenziale incremento di commesse sul territorio e del parallelo mancato sviluppo/aggiornamento di competenze nei tempi e nelle quantità sufficienti. Non tanto stilisti: alle due aziende oggi servono piuttosto prototipisti, macchinisti, modellisti e product manager. È tutto work in progress. L'idea non è quella di aprire nuovi siti, bensì di sviluppare le attività ciascuno nei suoi spazi attuali. La concezione di "polo produttivo" è dunque da intendersi in maniera estesa, "diffusa", per usare un termine proprio del settore turistico. Green Seagull interagirà con le produzioni di Sps e viceversa. Nell'ottica di uno sviluppo in partnership, nuove commesse potranno essere acquisite, elevando l'impatto dell'operazione anche in termini sociali: il fine ultimo ma anche il più importante.
I numeri già esprimono le potenzialità dell'intesa appena sancita.

Attualmente Filograna occupa in Italia oltre mille dipendenti diretti e tantissimi sono quelli attivi in Albania, applicati sulla produzione di tomaie, per un fatturato complessivo che nel 2022 ha toccato quota 250 milioni di euro. A Collepasso, invece, in poco più di vent'anni, Seclì (ex dipendenti della Romano spa di Matino) ha messo in piedi la Sps con 60 dipendenti - quasi tutte donne - e un fatturato di 12 milioni di euro (l'anno scorso) al quale contribuisce il lavoro che la società sviluppa nei 38 laboratori del suo indotto con l'impegno e la qualità dei 1200 addetti che lo compongono. Un nuovo capitolo ha inizio. Si parte.

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