Nel Salento dall'alta moda ai tamponi fai-da-te: la Gda punta sulla filiera Covid

Nel Salento dall'alta moda ai tamponi fai-da-te: la Gda punta sulla filiera Covid
di Pierpaolo SPADA
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Martedì 11 Maggio 2021, 15:59

La Gda di Galatina mette a segno l’ennesimo colpo d’oro. Ma non con i brand del lusso, per i quali abitualmente realizza abiti e accessori. Tramite la consociata Cnl Handel Bv, con sede legale a Rotterdam (Olanda), la società salentina diventa da oggi distributore e rivenditore dei tamponi fai da te prodotti dal colosso cinese Xiaman Boson Biotech. 

Un milione di pezzi in arrivo 


Un affare dalle potenzialità teoricamente sconfinate, considerata la rilevanza sanitaria e sociale, nel breve e nel lungo periodo, del prodotto che è in commercializzazione nel nostro Paese solo da qualche giorno. A far la differenza è anche l’esclusività della distribuzione, perché al momento è riservata solo a pochissimi player, tra questi l’austriaca Technomed che è tra i quattro importatori europei. «I primi 500mila pezzi arriveranno oggi e altrettanti ne attendiamo tra giovedì e venerdì», fa sapere l’amministratore di Gda, Pierluigi Gaballo. Grazie all’inserimento da parte del ministero della Salute nell’elenco dei dispositivi medici che possono essere acquistati liberamente da chiunque, il tampone fai da te brevettato da Boson - marcato CE e certificato Tüd Süd - sarà venduto ovunque: dai bar ai supermercati. Il kit acquistabile consente l’autodiagnosi per l’individuazione (nell’arco temporale di 15-20 minuti) della positività al coronavirus - anche asintomatica -, sebbene non goda della stessa affidabilità di un test molecolare. 

L'amministratore Gaballo: «Volume d'affari del +260%»


«Siamo molto contenti di aver ottenuto, grazie alla nostra consociata Cnl, la possibilità di distribuirà il tampone fai da te Boson in Italia. Si tratta di un prodotto funzionale allo screening di massa, consterà dunque di ampissima e costante diffusione, fino a diventare un oggetto di uso quotidiano nelle nostre case, nei luoghi di lavoro, di consumo e intrattenimento sociale. Tra l’altro, oltrechè di facile applicazione, si tratta di un prodotto di alta qualità, già utilizzato da due mesi in Germania, dov’è distribuito in deroga. È un affare - spiega Gaballo - che ci consentirà di irrobustire ulteriormente il business nel segmento dei dispositivi medici e individuali, al quale abbiamo destinato dalla metà del 2020 un ramo d’azienda. Il nostro volume d’affari già nel primo trimestre 2021 registra un incremento del 100%, rispetto al 160% realizzato tra giugno e dicembre 2020.

Ora puntiamo a elevare ancora il nostro risultato con i nuovi tamponi fai da te, considerato che già ad oggi abbiamo un plafond di ordini per conto della grande distribuzione, di distributori farmaceutici e rappresentanti vari, per 500mila unità». 

Il costo dei kit fai-da-te


Quanto al prezzo, l’imprenditore anticipa: «Orientativamente sarà compreso tra 6 e 8 euro. Ma durante questa prima fase, considerata anche la copiosa domanda, credo che ci manterremo tra gli 8 e i 9 euro». Tra le prime in Italia a ottenere la marcature CE per le proprie mascherine chirurgiche, Gda commercializza anche gel e tute di protezione. Con i tamponi fai da te a uso domestico, l’azienda salentina cerca, dunque, la consacrazione nel mercato di riferimento, al quale già allo scoppio della pandemia guardò con interesse per tentare di individuare soluzioni che ammortizzassero il crollo del fashion business. E non si può dire che ci abbia visto male. Per dirla in soldoni, solo nel primo quadrimestre 2021, con il ramo dpi e dm (dispositivi medici), Gda ha fatturato 4,5 milioni di euro. E certamente più apprezzabile è il risvolto sociale dell’investimento, perché sono 40 i nuovi posti di lavoro, nel solco di una delle crisi economiche più devastanti che il Paese abbia mai conosciuto

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