Due tensostrutture - proprio quelle che ospitano i concerti e gli eventi colletarali della Fòcara - divelte. Alberi sradicati, persino alcuni cartelloni pubblicitari portati via dal forte vento e ancora muretti crollati e allagamenti. A Novoli - il comune più colpito dal nubifragio della scorsa notte - si fa la conta dei danni e si sa già che, una volta recuperate le somme per rimettere in sesto le strutture danneggiate, bisognerà fare una corsa contro il tempo per renderle funzionali e agibili per gli eventi di gennaio e della Focara.
Il sopralluogo
In tarda mattinata il sindaco Marco De Luca insieme con gli assessori D'ambrosio e Roma e al senatore della Lega roberto Marti hanno effettuato un sopralluogo per verificare l'entità dei danni.
“Ho voluto verificare di persona - dice Marti - i danni causati dalle violentissime raffiche di vento a Novoli: le foto e i video non rendono appieno la drammaticità della situazione reale.
L'allarme di Coldiretti
«Diluvio universale in Salento con trombe d'aria, tuoni e fulmini che continuano incessantemente da 14 ore nelle città e nelle campagne, con allagamenti e smottamenti, alberi e cavi di alta tensione caduti che hanno lasciato case e aziende agricole al buio e senza collegamenti». È quanto registra Coldiretti Puglia, con le segnalazioni che arrivano da Melissano, Novoli, Ugento, Gagliano del Capo, Lequile. Racale, Taviano, Calimera, dove le 'bombè d'acqua e le tempeste di vento hanno distrutto serre, hanno fatto cadere gli alberi, oltre ad aver allagato le campagne trascinando via le piantine di ortaggi, verdure e patate. «L'ultima ondata di maltempo - aggiunge Coldiretti Puglia - viene dopo che in una settimana ci sono stati 2 tornado a Surano e Castrignano del Capo, 3 bufere di vento a Copertino, Nardò e Casarano, 1 tempesta di fulmini a Tricase e un nubifragio a Calimera, con l'ultima tromba d'aria che ha scoperchiato le serre a Nardò». «Con 112 eventi estremi in 10 anni, la Puglia si posiziona al quarto posto - prosegue l'organizzazione professionale - della classifica delle regioni italiane maggiormente colpite dagli effetti violenti dei cambiamenti climatici, con danni stimati pari a 3 miliardi di euro sul settore agricolo. Anche nel 2022 si sono succeduti siccità grave, nubifragi impressivi, gelate e grandinate, tornado e trombe d'aria, oltre alle tempeste di fulmini - conclude Coldiretti- dove è evidente la tendenza alla tropicalizzazione del clima con un impatto devastante sulle produzioni agricole e sulla vita delle persone. ll moltiplicarsi di eventi estremi hanno provocato vittime e danni che in agricoltura superano già i 300 milioni di euro nel 2022, pari al 10% della produzione regionale».