Alberi caduti e muri crollati, Salento devastato dal nubifragio. Notte di superlavoro per i vigili del fuoco

Alberi caduti e muri crollati, Salento devastato dal nubifragio. Notte di superlavoro per i vigili del fuoco
di Francesco DE PASCALIS
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Domenica 4 Dicembre 2022, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 14:05

Notte di superlavoro, quella appena trascorsa, per i vigili del fuoco, impegnati con tutte le squadre, a partire dalle 21.30, a mettere in sicurezza strade a abitazioni devastate a causa del nubifragio. Decine gli alberi caduti per strada, sulle auto parcheggiate e sulle case; tanti i muretti crollati in mezzo alle carreggiate, che hanno causato disagi alla circolazione. I comuni più colpiti sono stati quelli del Nord Salento, anche a causa del passaggio di una vera tromba d'aria: Lequile, San Pietro in Lama, Carmiano e Novoli. Colpita, nel basso Salento, anche Ugentodove una interruzione dell'elettricità ha interessato un centinaio di famiglie per tutta la notte e buona parte della mattinata. Anche qui, la rimozione di alberi caduti su abitazioni, autovetture, in strada, cartelloni e segnali stradali divelti gli interventi di maggiore entità. 

A Novoli

Una violentissima tromba d'aria, poco prima della mezzanotte si è abbattuta su Novoli provocando tanti danni ad alcune strutture pubbliche ed anche ad abitazioni private, facendo crollare diversi alberi e danneggiando le auto. 

La copertura impermeabilizzante di lastricato solare di una Rsa è stata proiettata in strada.

Per fortuna in quel momento per strada non c'era nessuno e non si registrano feriti. Tra i beni pubblici colpiti irrimediabilmente, c'è da registrare il completo scoperchiamento delle  tensostrutture ubicate sulla via per Salice Salentino ed utilizzate sia per ospitare alcune attività locali ed associazioni sportive sia per ospitare gli eventi collaterali della Focara e della festa di Sant'Antonio Abate. I danni davvero rilevanti, con le coperture completamente divelte e lacerate, come nel caso del tendone da circo, hanno reso le due tendostrutture completamente inagibili.

 

Le forti raffiche di vento hanno abbattuto anche diversi alberi e alcuni muri perimetrali nelle campagne limitrofe ed in alcune vie del quartiere Madonna del Pane. Alcune strade periferiche sono rimaste impraticabili a causa dei detriti e dei rami spezzati. Al lavoro i vigili del fuoco del distaccamento di Veglie è il personale delle protezioni civile di Novoli e per tutta la notte hanno monitorato le zone.

A Campi

Alcuni grossi pini sono crollati anche nella vicina Campi Salentina e nelle zone rurali vicino a Salice. 

A Lequile

(Francesca Pastore) Tromba d'aria anche a Lequile. Alberi abbattuti, pali dell'illuminazione divelti, muri di cinta per terra. "Grazie a Dio non vi sono danni a persone - commenta il sindaco Vincenzo Carla - chiedo ai miei concittadini la massima collaborazione. Percorrendo le vie del paese potreste trovare detriti e oggetti di ogni tipo, fate attenzione. Sono in stretto contatto con i Vigili del Fuoco che stanno facendo un ottimo lavoro anche se sommersi da telefonate". Intanto, 
la Protezione Civile e gli addetti ai lavori sono al lavoro da ore. Per qualsiasi emergenza o segnalazione resto a disposizione, 347.0008752" conclude il sindaco.

Coldiretti

«Diluvio universale in Salento con trombe d'aria, tuoni e fulmini che continuano incessantemente da 14 ore nelle città e nelle campagne, con allagamenti e smottamenti, alberi e cavi di alta tensione caduti che hanno lasciato case e aziende agricole al buio e senza collegamenti». È quanto registra Coldiretti Puglia, con le segnalazioni che arrivano da Melissano, Novoli, Ugento, Gagliano del Capo, Lequile. Racale, Taviano, Calimera, dove le 'bombè d'acqua e le tempeste di vento hanno distrutto serre, hanno fatto cadere gli alberi, oltre ad aver allagato le campagne trascinando via le piantine di ortaggi, verdure e patate.  «L'ultima ondata di maltempo - aggiunge Coldiretti Puglia - viene dopo che in  una settimana ci sono stati 2 tornado a Surano e Castrignano del Capo, 3 bufere di vento a Copertino, Nardò e Casarano, 1 tempesta di fulmini a Tricase e un nubifragio a Calimera, con l'ultima tromba d'aria che ha scoperchiato le serre a Nardò». «Con 112 eventi estremi in 10 anni, la Puglia si posiziona al quarto posto - prosegue l'organizzazione professionale - della classifica delle regioni italiane maggiormente colpite dagli effetti violenti dei cambiamenti climatici, con danni stimati pari a 3 miliardi di euro sul settore agricolo. Anche nel 2022 si sono succeduti siccità grave, nubifragi impressivi, gelate e grandinate, tornado e trombe d'aria, oltre alle tempeste di fulmini - conclude Coldiretti- dove è evidente la tendenza alla tropicalizzazione del clima con un impatto devastante sulle produzioni agricole e sulla vita delle persone. ll moltiplicarsi di eventi estremi hanno provocato vittime e danni che in agricoltura superano già i 300 milioni di euro nel 2022, pari al 10% della produzione regionale».  

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