Salento, viaggio lungo le tangenziali tra barriere e guardrail da rifare

Salento, viaggio lungo le tangenziali tra barriere e guardrail da rifare
di Matteo BOTTAZZO
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Lunedì 9 Ottobre 2023, 05:00

La tragedia che è avvenuta nei giorni scorsi a Mestre, con il bus caduto da una sopra elevata, ha riacceso l’attenzione sulla sicurezza stradale nel nostro paese. Il dramma che si è verificato in Veneto ha puntato i riflettori sullo “stato di salute” di guardrail e barriere laterali di protezione che erano lì dagli anni ‘60. Ma ora ci si interroga su quanto tale tipo di infrastrutture collocate lungo viadotti e strade siano nelle stesse condizioni in Italia. E sotto osservazione inevitabilmente finisce anche il Salento con i suoi oltre 2mila chilometri di strade.

Guardrail più recenti nel Salento 

A una prima sommaria analisi in provincia di Lecce non risulterebbero infrastrutture tanto datate come quelle attenzionate in Veneto. Guardrail e barriere laterali nella maggior parte dei casi sono stati installati in tempi più recenti. E  ancora più giovane è la tangenziale di Lecce che corre  attorno alla città che è divisa in due sezioni, il tratto Ovest che è gestito da Anas e quello Est che invece del Comune di Lecce. Ma è proprio lungo questa porzione di strada che sorgono le maggiori criticità. Carenze più che evidenti  anche agli occhi di chi tecnico o perito non è che sembrano avere come comune denominatore la mancanza di manutenzione. Criticità che si traducono in tratti stradali, uscite o immissioni lungo le quali i guardrail e le barriere laterali risultano mancanti, deteriorate dal tempo e da numerosi altri fattori o pericolosamente deformate a seguito di incidenti stradali. 
 Numerosi e in alcuni casi dall’esito drammatico quelli che hanno macchiato di sangue la tangenziale Est nel 2022. A partire da quello in cui ha perso la vita la giovane insegnate Alessandra Musolino: nell’impatto la sua Renault Modus è stata letteralmente traffita da un tratto di guardarail che non  ha lasciato scampo alla ragazza. Ma altri sinistri si sono ripetuti nel corso dei mesi, fortunatamente con conseguenze meno gravi.
Va detto, sul fronte della manutenzione qualcosa è stato fatto.

All’altezza dell’uscita che conduce al mercato di Settelaquare, per esempio: in questo caso uno svincolo è stato chiuso, grazie ai lavori che sono stati svolti lungo le arterie che conducono alla tangenziale dove sono state realizzate due rotatorie che permettono una migliore organizzazione del traffico veicolare. Ma questo è un caso isolato, perché gli altri svincoli non godono di particolari attenzioni. 

Lo svincolo di Frigole

La situazione più paradossale allo svincolo di Frigole, dove il cartello si intravede tra l’alta vegetazione che spontaneamente ha coperto la cartellonista stra. Parte della barriera protettiva manca e le piante rappresentano un potenziale pericolo per chi malauguratamente dovesse finirci sopra o fuori strada. Muovendosi lungo l’arteria che scorre sul lato orientale della città, non è facile trovare un tratto di guardrail in perfette condizioni. All’uscita che conduce alla motorizzazione, per esempio, la situazione non è delle migliori: in questo caso i guardrail rappresentano dei veri e propri trampolini per le auto che potrebbero finirci sopra o peggio ancora potrebbero rischiare di essere trafitte dalle componenti metalliche spesso deteriorate e “affilate” come lame. Il verde, rappresenta un vero e proprio pericolo, visto che non mancano  importanti alberature che si affacciano e sporgono pericolosamente sulla sede stradale o vanno ad occupare impropriamente anche alcuni svincoli, rendendo così complicata la lettura della segnaletica verticale. 
A proposito di segnaletica, questa in alcuni casi è mancante, per Torre Chianca non ci sono delle indicazioni chiare, come lamentato in più occasioni dai cittadini, oppure marine come Spiaggiabella o Torre Rinalda sono completamente assenti dalle indicazioni, quindi solo i navigatori satellitari possono permettere a turisti o visitatori di arrivare in queste marine della città di Lecce.

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