L'uva Cardinal di Guagnano? Chiamatela "Pat": ecco perché

L'uva Cardinal di Guagnano
L'uva Cardinal di Guagnano
di Valentina PERRONE
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Sabato 20 Gennaio 2024, 19:46 - Ultimo aggiornamento: 20:14

L’uva Cardinal di Guagnano riconosciuta ufficialmente come Pat (Prodotto agroalimentare tradizionale). Si tratta della tipica uva da tavola, ora annoverata nell’elenco regionale di quei prodotti agroalimentari ottenuti con «metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo, praticate sul territorio in maniera omogenea, secondo regole tradizionali e protratte nel tempo, comunque per un periodo non inferiore a 25 anni». Un importante riconoscimento, dunque, che rafforza l’identità di un territorio, quale quello guagnanese, che deve a questo frutto prezioso e tipico quasi un secolo della sua storia.

L'iter


«In stretta collaborazione con il Gal Terra d’Arneo - fanno sapere dal Comune di Guagnano - abbiamo avviato l’istruttoria affidandola all’agrotecnico Massimo Vaglio.

L’iter si concluderà a breve, quando il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste pubblicherà in Gazzetta Ufficiale l’aggiornamento dell’Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali. La recente determinazione del dirigente della Sezione Competitività delle Filiere agroalimentari ha aggiornato l’elenco regionale dei Pat, aggiungendovi sedici nuovi prodotti, fra cui, appunto, l’uva Cardinal di Guagnano». 

Il sindaco


«Si tratta di un importante risultato - commenta il sindaco di Guagnano, Francois Imperiale - inseguito con tenacia insieme al consigliere con delega all’Agricoltura, Lino Suffianò, e a tutta l’amministrazione, che ci rende felici ed orgogliosi. Questo riconoscimento restituisce dignità e valore ad un prodotto fortemente identitario, anche se oggi coltivato in quantità molto ridotte, nella speranza che nuovi imprenditori agricoli possano tornare ad investire su una varietà unica per qualità e storia». All’uva Cardinal è dedicata l’omonima sagra organizzata dalla Pro Loco Guagnano ‘93, in collaborazione con il Comune, che si celebra tra la fine di luglio e gli inizi di agosto da ben 42 anni.

«Nei prossimi mesi - conclude Imperiale - programmeremo una serie di incontri e iniziative per dare avvio ad un piano di comunicazione che ci porterà fino ai giorni della sagra». Grande soddisfazione anche per la Pro Loco che, attraverso un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, ha ringraziato i produttori, il Gal ed il Comune, nonché coloro che, negli anni, hanno contribuito a «valorizzare ogni singolo acino di questa uva straordinaria, simbolo della nostra storia». 

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