Stop alla musica (a mezzanotte o all'una), vietato andare in giro in costume: tutte le regole dell'estate comune per comune

Stop alla musica (a mezzanotte o all'una), vietato andare in giro in costume: tutte le regole dell'estate comune per comune
Stop alla musica (a mezzanotte o all'una), vietato andare in giro in costume: tutte le regole dell'estate comune per comune
di Giuseppe ANDRIANI
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Lunedì 24 Luglio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:28

Caos ordinanze e divieti. La lunga estate caldissima (è proprio il caso di dirlo) della Puglia dei Comuni costieri - e non solo - è anche all’insegna dei divieti. Una serie di ordinanze emesse dai vari Comuni nel corso delle ultime settimane hanno regolamentato - ma non in modo unico - la vita notturna nelle località a più alta densità turistica. Da Gallipoli a Lecce, fino a Ostuni, Brindisi e Melendugno. Il Sud della Puglia si è organizzato seguendo una serie di “regole di buon senso”. Diverso il caso di Bari, dove lo stop alla musica a mezzanotte per i locali pubblici è contenuto all’interno del documento strategico del commercio, approvato a maggio del 2022. E non è una misura per contenere nei limiti del quieto vivere la movida “molesta”. 

Cosa è successo a Brindisi

A Brindisi, dove l’ordinanza prevedeva lo stop della musica all’una per il centro e alle due per le località sul mare (ma con gli esercenti che in fase di Scia, la “segnalazione certificata di inizio attività, avevano l’obbligo di dotarsi di un servizio per garantire la quiete pubblica) e il divieto di vendita di bevande alcoliche nei distributori automatici dalle 22 in poi, un caso che fa scuola: un Comitato di cittadini, l’associazione “vivere civilmente in centro”, ha fatto ricorso al Tar chiedendo di sospendere il regolamento e ha vinto. Tanto che adesso il neo sindaco Pino Marchionna dovrà rivedere le misure per evitare il caos in centro. Anche perché l’udienza del merito è fissata per il 14 settembre, quando l’estate e l’ordinanza (scade l’11 settembre) saranno ormai in soffitta. Stando così le cose, però, lo stop alla musica è fissato per la mezzanotte, come da regolamento comunale. Con le proteste dei commercianti. Insomma, qui, tra esercenti e residenti il gol è stato segnato da quest’ultimi.
Del resto, è dura la vita dell’amministratore comunale in Puglia nell’estate del 2023.

Il turismo, che in parte ha cambiato visione e prospettive del territorio, va gestito e non è sempre è facile.. E soprattutto va gestito l’afflusso di gente nei centri storici e nelle marine, luoghi che talvolta diventano così tanto confusionari che è difficile viverci. Senza dimenticare, però, l’importanza del settore turistico per il pil pugliese.

La mappa dei divieti

Da queste parti i Comuni hanno legiferato già negli ultimi anni. E se è vero che regolamentare il turismo di massa era un obiettivo da quando alcuni territori sono letteralmente “esplosi” mediaticamente, è anche vero che il tempo della pandemia ha contribuito e aiutato, anche da un punto di vista culturale. Da un lato l’abitudine a dover rispettare le regole sugli orari (ricordate il coprifuoco?), dall’altra una voglia assurda di uscire, sempre di più. Ma serve un ordine. L’estate è stata aperta dal Comune di Gallipoli, il primo in Puglia a lanciare l’ordinanza “anti-movida” nel 2023. Stop alla musica entro mezzanotte (salvo che dal 7 al 16 agosto, quando c’è un’ora in deroga) e guai ad andare in giro in costume da bagno, anche in pieno giorno: è prevista una multa. In costume, insomma, solo al lido e in spiaggia. Non per le vie del centro. Già, perché regolamentare l’afflusso turistico vuol dire anche porre regole di buon senso, educazione e... stile. Nella capitale del “divertimento selvaggio” a maggior ragione.
A Ostuni musica fino all’una solo nelle notti del venerdì e del sabato. Negli altri giorni, i titolari dei locali dovranno pigiare il tasto off alle 24. Già nel 2022 la città bianca si era organizzata in questo modo, cercando di dare un colpo alla botte e una al cerchio. Ma anche qui non sono mancate le polemiche, tra le rimostranze dei commercianti e anche quelle degli amministratori, perché l’incontro in Prefettura (per cercare una linea comune) è stato di fatto disatteso un po’ da tutti i Comuni della provincia. 
Pioggia di ordinanze anche in Salento. Lecce è l’ultimo comune ad aver regolamentato il “divertimento” in centro: stop a musica e suoni a mezzanotte fuori dai locali, ma niente pugno duro sull’orario di chiusura degli esercizi che potranno abbassare le serrande alle 3. L’anno scorso era stato questo il punto focale. A Ugento il Comune ha approvato il regolamento con le norme che disciplinano la convivenza civile e il comportamento: fino al 30 settembre è vietato disturbare la quiete pubblica dalle 13 alle 17:30 e dalle 22 alle 7. Lo stesso a Melendugno, dove la musica va spenta all’una di notte, e nel pomeriggio dalle 13.30 alle 17. E il divieto - pro pennicchella da controra - vale anche per i lidi. La Puglia del divertimento e del turismo si organizza, ma il Tar che riscrive il caso Brindisi, adesso, rischia di diventare un precedente importante per tutti.

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