Eolico, sì del Consiglio dei ministri a nuovi impianti: due in Puglia

Eolico, sì del Consiglio dei ministri a nuovi impianti: due in Puglia
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Mercoledì 28 Giugno 2023, 07:15 - Ultimo aggiornamento: 07:19

Il Consiglio dei ministri, su proposta della premier Giorgia Meloni, ha deliberato il giudizio positivo di compatibilità ambientale, a condizione che siano rispettate le prescrizioni impartite dalle Commissioni competenti, su quattro procedimenti di valutazione di impatto ambientale relativi alla realizzazione di altrettanti impianti per la produzione di energia elettrica da fonte eolica, per una potenza complessiva di 207,2 megawatt. I nuovi impianti saranno in Puglia, Campania e Lazio.

Nuovi impianti in Puglia

Il primo progetto approvato è la realizzazione di un impianto eolico composto da 12 aerogeneratori, nel comune di Acquaviva delle Fonti (Bari), in località «Masseria Camiciarletta», «Masseria Serini» e «Masseria D'Addabbo» e opere di connessione nei comuni di Gioia del Colle e Santeramo in Colle in provincia di Bari, nonché nei comuni di Laterza e Castellaneta in provincia di Taranto.

Via libera anche a un impianto eolico ubicato a Guagnano (Lecce) con relative opere di connessione nei comuni di Salice Salentino (Lecce), Brindisi, Erchie, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco, Francavilla Fontana, Oria (Brindisi), e Grottaglie (Taranto).

Gli altri impianti in Campania e Lazio

Approvata anche la realizzazione di un impianto eolico di 7 aerogeneratori a Castelpagano (Benevento), in località «Masseria Fattori» e «Masseria Richi», e le relative opere di connessione alla rete elettrica di trasmissione nazionale, da realizzarsi anche nei territori dei comuni di Colle Sannita, Circello e Morcone in provincia di Benevento.

Infine, via libera alla realizzazione di un impianto eolico composto da 7 aerogeneratori, denominato «Phobos», collocato nei comuni di Castel Giorgio e Orvieto in provincia di Terni e delle relative opere civili ed elettriche e di interconnessione alla rete nazionale. Sono stati invitati a partecipare alle rispettive deliberazioni i presidenti delle Regioni interessate.

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