Taranta, la visual designer: «Con le immagini dal palco racconteremo la musica»

Taranta, la visual designer: «Con le immagini dal palco racconteremo la musica»
di Eleonora Leila MOSCARA
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Venerdì 25 Agosto 2023, 05:55


Nella Taranta al femminile di Fiorella Mannoia, dove pulsa il cuore delle donne contadine, batte anche quello delle donne del mondo di oggi. Quelle in giro per a inseguire un sogno, quelle intente a realizzarsi e quelle realizzate e tutte coloro che, con il loro lavoro, contribuiscono alla costruzione del nuovo futuro. Sono tantissime le latitudini da cui osservare questo concertone che è ormai una tradizione che richiama la tradizione. Una di queste prospettive da scoprire sarà, anch’essa femminile e salentina: per la prima volta nella storia del Concertone sarà della leccese Carolina Stamerra Grassi l’occhio mediante il quale i protagonisti e il territorio saranno raccontati in una video narrazione dietro la quale, vi è un grande lavoro di progettazione grafica realizzato dai visual che racconteranno, in immagini, suoni e ritmi, la notte più attesa dell’estate pugliese. La Fondazione Notte della Taranta ha affidato il compito della video narrazione sul maestoso palco del concertone, alla casa di produzione MaTi srl, eccellenza salentina affermata in campo internazionale, capitanata da Angelo e Carolina Stamerra Grassi entrambi salentini che progettano show e concerti in tutto il mondo. 
Carolina, come hai reagito quando hai saputo che avresti lavorato nel tuo Salento?
«Quando Carlo, il marito di Fiorella, mi ha chiesto di dargli una mano lo ha fatto senza sapere che fossi salentina. È stata una casualità molto divertente che mi ha reso felice». 
Da Mika a Elodie, Mahmood, La Rappresentante di Lista e molti altri ti sei occupata del coordinamento artistico di grandi show nazionali e internazionali. Di cosa ti occuperai per la Notte della Taranta? 
«Con la mia società realizzeremo le grafiche partendo da un progetto editoriale specifico. Io mi sono occupata della fase di ricerca con cui ho cercato di trovare le immagini giuste che raccontassero la musica che hanno composto, cercando di non essere banale. Da salentina ho notato un forte cambiamento, una rapida visione del futuro e dunque abbiamo voluto dare un’immagine nuova che racchiudesse però tutto il territorio e non solo il Salento». 
In che modo cambia la narrazione quando si tratta del proprio territorio?
«È più difficile perché hai una visione del cuore, guai a chi lo tocca. Quando ti confronti nel team, dove in generale non hanno conoscenza territorio, è come se avessi una responsabilità più grande». 
Com’è stato fare il tuo lavoro qui a casa tua?
«Quando sono arrivata dall’estero pochi giorni fa e ho visto il palco già pronto sono rimasta piacevolmente colpita. Scoprire tutto il resto dell’organizzazione è stato un crescendo di emozioni e di orgoglio. Un’organizzazione decisamente avanti rispetto a tanti eventi che ho seguito all’estero che mi ha reso tanto fiera». 
Avevi mai lavorato con gli artisti scelti per quest’anno? 
«Sì conosco un po’ con tutti: con Arisa ho lavorato a X factor, ho conosciuto Tananai mesi fa per il concerto a Milano con Radio dj e Fiorella la conosco da tanto. Una scelta artistica forte e giusta ma, purtroppo, non mi occuperò di loro come faccio generalmente nel mio lavoro di coordinatrice artistica, ci sarà Fiorella a farlo insieme alla coreografa e ho visto un lavoro meraviglioso che dura già da mesi». 
Tra i visual che vedremo sul palco, c’è un luogo che hai scelto a cui sei particolarmente legata?
«Ci sono tanti luoghi, ci sono emozioni forti, c’è la mia vita e il mio cuore. Io spero con tutta me stessa che i ragazzi siano riusciti a restituire le tante sensazioni e visioni che abbiamo vissuto con questo lavoro». 
<Cosa intendi quando parli della modernità del Concertone?
«Mi ha colpito, ricordandolo negli anni, quanto sia cambiato. Ho visto una meravigliosa organizzazione, coreografie stupende, tanta professionalità e un lavoro musicale molto curato, sonorità classiche che si mixano con vari generi e si evolvono senza abbandonare originalità del brano. Anche Dardust lo ha fatto, ma quest’anno è davvero molto bello». 
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