Notte della Taranta, parte la corsa per la presidenza post Manera: ecco i contendenti

Tre amministratori in pole position, ma in assenza di accordo si andrà su un esterno

Notte della Taranta, parte la corsa per la presidenza post Manera: ecco i contendenti
di Paola COLACI
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Martedì 30 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 07:11

FondazioneNotte della Taranta” verso la nuova presidenza: il secondo mandato consecutivo da presidente di Massimo Manera è scaduto a luglio dello scorso anno. Ed è già partita aperta per la poltrona che per un decennio è stata occupata dal sindaco di Sternatia. In corsa già tre contendenti.

A decidere sul successore saranno i soci

A decidere sarà l’assemblea dei soci: Regione Puglia, Provincia di Lecce, Istituto “Diego Carpitella” e Unione dei Comuni della Grecìa.

Ma già lo scorso venerdì a riunirsi sono stati i sindaci della Grecìa. E tra i punti all’ordine del giorno sarebbe stato trattato, anche e soprattutto, quello relativo all’avvicendamento al vertice della Fondazione. 

Già in corsa in tre: Dina Manti, Ivan Stomeo e Graziano Vantaggiato

Casella che, secondo i bene informati, potrebbero essere già disponibili ad occupare i tre componenti del consiglio di amministrazione. A partire da Dina Manti, attuale sindaca di Corigliano d’Otranto e nel cda della Fondazione in quota Regione Puglia, ma anche l’ex sindaco di Melpignano e attuale componente del Consiglio in rappresentanza del “Carpitella”, Ivan Stomeo. Così come potrebbe essere disponibile a raccogliere il testimone da Manera anche Graziano Vantaggiato, attuale sindaco di Soleto e membro del cda in rappresentanza dell’Unione del Comuni della Grecìa Salentina.
L’onere di mettere sul tavolo un nome per la presidenza spetta tuttavia al governatore Michele Emiliano in qualità di rappresentante della Regione, socio di maggioranza della Fondazione. E non è escluso che la scelta del presidente possa ricadere su un nome alternativo. «Una figura terza tra le parti, un tecnico che possa scongiurare il rischio di guerre intestine e conflitti tra le diverse anime della Fondazione» ha fatto sapere qualcuno a margine dell’assemblea della scorsa settimana.

Senza un accordo, si ricorrerà ad un esterno: Massimo Bray e Carmelo Grassi tra i papabili

E del resto dalla Regione e dalla Provincia trapela già che senza un accordo all’unanimità dei sindaci la scelta ricadrà inevitabilmente all’esterno. In questo caso a fare sintesi potrebbe essere Massimo Bray, l’ex ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo del governo Letta e già presidente della Fondazione dal 2010 al 2013. Oppure Carmelo Grassi, già presidente del Teatro Pubblico Pugliese o la già dirigente, Claudia Sergio. Al momento, tuttavia, si tratta di ipotesi. Di certo c’è il fatto che l’incarico di Manera è scaduto a luglio del 2023 dopo due mandati consecutivi e dieci anni di presidenza ininterrotta. Attualmente il sindaco di Sternatia continua a tenere le redini della Fondazione in regime di proroga e sino a nuova elezione.
Ma il tempo stringe: in vista della programmazione degli eventi 2024 - a partire dall’organizzazione del festival di musica popolare tra i più noti al mondo e il concertone di Melpignano di fine agosto - c’è la necessità di definire la partita al vertice. E il confronto aperto sul tema sembra avere già acceso gli animi all’interno della Fondazione e tra le file dei sindaci e dei rappresentanti istituzionali interessati alla partita. Un confronto animato al punto che, «la scorsa settimana sarebbero già volati gli stracci» ammette qualcuno tra gli addetti ai lavori. Un clima già caldo che rischia di diventare rovente, dunque.

La posta in gioco per l'evento clou del Salento

Del resto la posta in gioco non è da poco. In ballo c’è il futuro di un ente che dal 2010 ha l’onere di “definire indirizzi e scelte strategiche gestionali promuovendo autonome iniziative e coordinando l’azione dei soci per la valorizzazione e la tutela del territorio salentino” si legge nello statuto. Obiettivi che passano attraverso la gestione di ingenti risorse economiche. In relazione al solo progetto triennale “La Notte della Taranta 2023”, la Regione ha impegnato una somma pari a 3 milioni di euro da ripartirsi negli esercizi finanziari, 2022, 2023 e 2024 in ragione di 1.000.000 per annualità finanziaria” è riportato nel Decreto di concessione a valere sulla quota 80% del Fondo Unico Nazionale per il turismo di parte corrente per l’anno 2023 del ministero del Turismo. Ma un anno prima, nel 2022, come da rendiconto della stessa fondazione, la “Taranta” tra sovvenzioni, contributi, sussidi da parte della stessa Regione ma anche delle amministrazioni locali ed enti pubblici aveva incassato una cifra pari a circa un milione di euro. 

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