Non parte certo sotto i migliori auspici l’idea del lido extralusso con il brand Twiga di Flavio Briatore a Savelletri. Infatti una decina di giorni fa i finanzieri della Compagnia di Fasano si sono recati negli uffici tecnici comunali per acquisire la documentazione relativa al passaggio di concessione dalla famiglia Rotunno alla Vittoria Investments&Consulting per circa 400mila euro.
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Le società in affari con Briatore
Un passaggio come ve ne sono stati e ve ne saranno a iosa, almeno fino al 31 dicembre 2023, ma che, evidentemente, per ragioni non ancora chiare, ha calamitato l’attenzione degli investigatori. La società subentrante, che ha sede legale proprio a Fasano, in contrada Pettolecchia, ed ha come amministratore l’avvocato fasanese Giovanni Minelli, è però costituita da un’impresa e due altre persone. Una di queste ultime è Maria Emanuela Piccolo, per la cronaca ex moglie dell’imprenditore barlettano Luigi Dagostino famoso proprio nel fasanese in quanto avrebbe dovuto realizzare un mega outlet sul territorio con il suo ex socio Tiziano Renzi. Un progetto di cui si sono perse le tracce date anche le beghe giudiziarie. Infatti sia Dagostino che Renzi sono stati condannati al termine del processo di primo grado a Firenze per fatture false: due quelle finite nel mirino dei finanzieri, risalenti al 2015, una per un importo di 20mila euro e l’altra di 140mila euro: in quegli anni la coppia girava per l’Italia per convincere le amministrazioni locali a costruire sul loro territorio gli outlet “The Mall” del gruppo Kering. E nel loro tour fecero tappa anche a Fasano incontrando l’allora sindaco Lello Di Bari avendo acquistato anche il terreno dove edificare il grande centro commerciale.
Il cantiere di Savelletri
Ad oggi i lavori al Twiga di Savelletri non sono ancora partiti. E questo non è certo un buon segno dato che Briatore pare abbia messo come diktat di concessione marchio l’ultimazione della struttura entro la prossima stagione estiva. Di questo passo sarà molto difficile che il lido venga realizzato e investire quasi un milione di euro (400mila euro per il passaggio della concessione più altri 600mila per i lavori) saltando l’estate 2022 non farà certo piacere agli imprenditori coinvolti considerando che il 31 dicembre 2023 tutte le concessioni balneari saranno ridiscusse. Ufficialmente i ritardi sono addebitati alle difficoltà nel reperire i materiali per la realizzazione sia del lido che del ristorante che dovrebbe nascere nel casolare già esistente nell’area. Ma ora, con l’intervento della Guardia di Finanza, ci potrebbe essere un ulteriore rallentamento. E’ presto per dire che l’affare possa essere saltato ma Briatore già in passato si è defilato da progetti interessati da indagini giudiziarie.