Twiga di Otranto, confisca e condanne: 3 anni e 9 mesi al sindaco

L'udienza di oggi
L'udienza di oggi
di Erasmo Marinazzo
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Lunedì 5 Settembre 2022, 20:05 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 14:53

Tre anni e nove mesi di reclusione al sindaco di Otranto, Pierpaolo Cariddi, nel ruolo di progettista dello stabilimento balneare Twiga in costruzione sul litorale nord della costa idruntina prima del sequestro di giugno 2017. Tre anni e  tre mesi all'imprenditore Raffaele De Santis (presidente Federalberghi Lecce), amministratore della società Cerra titolare dei permessi di costruire del lido del brand di Flavio Briatore. Quattro anni di reclusione per l'ex capo dell'Ufficio Tecnico del Comune di Otranto, l'ingegnere Emanuele Maggiulli. E confisca dello stabilimento. Lo hanno stabilito questa sera i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Lecce (presidente Pietro Baffa, a latere Valeria Fedele e Roberta Maggio), accogliendo le richieste di condanna avanzate in mattinata dal pubblico ministero Alessandro Prontera. Per tutti gli imputati è stata dichiarata l'interdizione dagli uffici pubblici per cinque anni. Sentenza di primo grado, dunque non definitiva: innocenti fino all'ultimo grado di giudizio, gli imputati.

Abuso di ufficio e falso

Questo l'esito del processo tenutosi nella giornata odierna nell'aula bunker della Corte d'Appello di Lecce e che si è incentrato sulle accuse di falso contestate a Maggiulli e Cariddi, nonché di abuso di ufficio di cui rispondono tutti gli imputati.

Secondo l'accusa sono state forzate le procedure autorizzative poiché sul quel tratto di costa, in località Cerra, si sarebbe potuto realizzare solo un chiosco con servizi da spiaggia e non una mega struttura per 540 ospiti dotata di bar, ristorante e piscina.

La difesa

Il dispositivo della sentenza ha assolto i tre imputati dall'accusa di occupazione abusiva del demanio marittimo, nonché di abusi edilizi poiché prescritti. Gli avvocati difensori Gianluca D'Oria, Antonio De Mauro, Andrea Sticchi Damiani, Adriano Tolomeo e Antonio Quinto presenteranno ricorso in Appello appena saranno depositate le motivazioni della sentenza.

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