Contrabbando e associazione mafiosa, confiscati beni per 2,5 milioni: anche una villa con piscina

Contrabbando e associazione mafiosa, confiscati beni per 2,5 milioni: anche una villa con piscina
2 Minuti di Lettura
Domenica 22 Ottobre 2023, 20:16

Avrebbe avuto un ruolo di rilievo nella frangia jonica della 'Sacra Corona Unita' l'uomo, un tarantino ritenuto 'socialmente pericoloso', al quale i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del capoluogo jonico hanno confiscato beni del valore di circa 2,5 milioni di euro, sulla base di un provvedimento emesso dalla Corte di Appello di Lecce. Tra i beni confiscati c'è anche una villa con piscina.

Associazione di tipo mafioso e contrabbando

L'esecuzione del provvedimento rappresenta l'epilogo di complesse investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lecce -Direzione Distrettuale Antimafia.

Il destinatario della misura è stato condannato, in via definitiva, per i reati di contrabbando di tabacchi lavorati esteri, detenzione illegale di armi clandestine, ricettazione e associazione di tipo mafioso. Gli introiti delle attività delittuose lucrose sarebbero stati quindi reimpiegati dall'uomo nell'acquisizione di beni e nella gestione di imprese, queste ultime intestate ai suoi più stretti familiari, il cui valore è risultato nettamente eccedente rispetto alle fonti di reddito ufficiali dichiarate al Fisco. Il Tribunale salentino, applicando il nuovo codice antimafia, a novembre 2020, ha accolto la proposta avanzata dalla Procura della Repubblica di Lecce -Direzione Distrettuale Antimafia-, basata sulle informazioni raccolte dalle Fiamme Gialle tarantine, e ha emesso nei suoi confronti un provvedimento di sequestro anticipato di beni, al quale ha fatto seguito, a marzo 2022, quello della confisca. A luglio scorso il provvedimento è divenuto definitivo.

I beni confiscati

Tra i beni oggi confiscati ci sono una villa con piscina a Taranto, un'automobile, significative disponibilità finanziarie e i beni aziendali di due imprese ben avviate, nel capoluogo di provincia, attive nel settore della ristorazione e della vendita di prodotti ittici freschi. Quanto confiscato sarà definitivamente affidato alla gestione dell'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ai fini di un reimpiego.

© RIPRODUZIONE RISERVATA