Ostuni, qui il bianco è d’obbligo: fondi dalla tassa di soggiorno. Obbligo per i proprietari di ritinteggiare

Ordinanza per le case. Gli incassi per le mura

Ostuni, qui il bianco è d’obbligo: fondi dalla tassa di soggiorno. Obbligo per i proprietari di ritinteggiare
di ​Danilo SANTORO
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Domenica 14 Aprile 2024, 08:00

Parte della tassa di soggiorno da utilizzare per tinteggiare con calce bianca la cinta muraria di Viale Oronzo Quaranta, simbolo identitario di Ostuni e tra gli elementi di maggiore attrazione turistica. A giorni è attesa in giunta l’approvazione del progetto per lo storico “stradone”. Intanto, però, è stata già firmata l’ordinanza, come ogni anno, che obbliga i proprietari a tinteggiare gli immobili del centro storico e delle zone limitrofe.
Si muove su più fronti l’attività dell’amministrazione a tutela del borgo antico, ed in particolare del rispetto del bianco del rione “Terra”.

«Si tratta di un’ordinanza abbastanza consolidata ma bisogna lavorare per restituire dignità e decoro al centro storico, anche attraverso il recupero di un rapporto virtuoso con tutti i cittadini.

L’ordinanza – spiega il sindaco di Ostuni Angelo Pomes - ha lo scopo di sensibilizzare affinché ciascuno possa tornare ad occuparsi delle singole proprietà, perché dalla manutenzione e dal bianco del proprio immobile dipende il “bianco” del nostro centro storico per il quale siamo conosciuti in tutto il mondo».

Sanzioni per chi non rispetta l'ordinanza


Per coloro i quali non ottempereranno all’ordinanza, entro l’11 maggio, sono previste sanzioni da 50 a 500 euro. Nei casi più gravi, dove emergeranno situazioni di degrado in alcuni dei più caratteristici ed in assenza dell’intervento del proprietario, i lavori potranno essere realizzati dal Comune con recupero delle spese effettuate a carico dell’inadempiente. Trenta giorni di tempo, così, per effettuare gli interventi, a partire da ieri.
Un valore non solo culturale questo che contiene l’ordinanza: attraverso questi lavori, infatti, l’obiettivo è preservare l’identità del rione Terra, conosciuta in tutto il mondo come “Città bianca” per il candore dei suoi caratteristici vicoli. Caratteristica comune a tanti centri della Valle D’Itria, che ha permesso al territorio di Ostuni di essere identificato con questo simbolo. L'obbligo della tinteggiatura, però, non deriva soltanto da una necessità promozionale a fini turistici ma anche dalla circostanza che tutto il centro storico della città, nonché le zone settecentesca e ottocentesca di Ostuni, rientrano in area sottoposta a vincolo paesaggistico. Da qui la necessaria cura e tutela da parte dei proprietari degli immobili per rispettare la normativa del settore, tanto i privati quanto il pubblico. Ragioni che ogni anno inducono l’amministrazione comunale ad emettere il provvedimento, disponendo anche i controlli necessari per il rispetto.
Sarebbero almeno 100 le violazioni da cui sono scaturiti i verbali negli ultimi tre anni dopo le verifiche delle forze dell’ordine.

Le mura

«Anche noi faremo la nostra parte. Nella prossima settimana approveremo in giunta il rifacimento del bianco della cinta muraria. In campagna elettorale – afferma Pomes - avevamo preso l’impegno, che si è consolidato con la necessità e l’opportunità, d’individuare delle somme con la tassa di soggiorno destinate ogni anno a raggiungere questo duplice obiettivo: mantenere vive le nostre tradizioni e salvaguardare la nostra storia ed il patrimonio per il quale siamo conosciuti ovunque».
Lavori che saranno eseguiti in vista della stagione turistica. «Risorse per 80mila euro dell’imposta di soggiorno, così, annualmente saranno utilizzate per far tornare a splendere la cinta muraria. Questo – conclude il sindaco - nel solco della grande attenzione che stiamo prestando a tutta la città».
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