Puglia, Briatore sceglie Savelletri: entro maggio il Twiga beach

Flavio Briatore
Flavio Briatore
di Alfonso SPAGNULO
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Giovedì 10 Marzo 2022, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 09:33

Flavio Briatore ci riprova ad investire in Puglia. A Otranto l'affare non è andato in porto ma il noto imprenditore sembra ora determinato ad aprire il suo Twiga Beach a Fasano, ed esattamente nella frazione marinara di Savelletri. Il format sulla carta sarebbe lo stesso: uno stabilimento balneare con pochi posti e con un ristorante.
L'obiettivo è quello di aprire la struttura entro la prossima estate. Un'operazione che vedrà impegnato anche il consigliere regionale Tato Greco. Sarebbe stato proprio questo il gancio per la scelta fasanese. La concessione demaniale (in scadenza come tutte le altre il 31 dicembre 2023) è intestata alla Vittoria Srl che ha come amministratore unico l'avvocato fasanese Giovanni Minelli che l'ha rilevata dalla famiglia Rotunno.

Il tratto di spiaggia dell'investimento

Il tratto di spiaggia, che ha al suo interno anche un piccolo edificio, è quello di Lido La Perla, compreso tra la struttura che ospita l'Ufficio Marittimo della Capitaneria di Porto e una nota azienda che vende prodotti ittici. Da tempo era abbandonato ma ora è un cantiere. Infatti c'è un cartello che indica come sia stata concessa la pratica edilizia per lavori di ridistribuzione degli spazi interni e sistemazione degli spazi esterni. Naturalmente dallo studio legale bocche cucite.
Ma sempre dando uno sguardo al quadro tecnico emerge che la progettazione e la direzione artistica è curata dallo studio Piuarch di Milano facente capo all'architetto Gino Garbellini. Gli altri tecnici, però, sono locali.
Il direttore dei lavori è il geometra Diego Giannoccaro mentre il progetto degli impianti è affidato all'ingegner Donato Ammirabile, ex assessore comunale nella Giunta Di Bari.

Ora è corsa contro il tempo: lo stabilimento potrebbe aprire già nel mese di maggio per sfruttare l'intera stagione balneare 2022. I lavori sono già iniziati e si spinge il piede sull'acceleratore anche se i lunghi tempi tecnici potrebbero non giocare a favore dell'imprenditore.

I tempi dell'apertura


A questo proposito pare che proprio Briatore sia stato chiaro: se i lavori termineranno prima dell'estate 2022 la società Vittoria potrà utilizzare il brand Twiga altrimenti l'accordo salta. Nel casolare dovrebbe nascere un ristorante mentre sulla spiaggia, che diventerà rigorosamente lussuosa, pochi lettini riservati a clienti vip. Dicevamo del tentativo di Briatore di riprovarci. Il Twiga a Otranto non ha mai visto la luce. Anzi, la realizzazione del lido è finita sotto processo e il cantiere sotto sequestro. Regolamenti scavalcati o forzati. Ed anche attestazioni false.
Per rendere possibile la creazione dello stabilimento balneare Twiga sul tratto di costa appena a Nord della città di Otranto. L'inchiesta risale al 15 maggio di cinque anni fa quando fermò con il sequestro il lido che, con il marchio dell'imprenditore Flavio Briatore, prometteva di dare al Salento la prima struttura capace di attirare il turismo del jet set. Eppure lo stesso Briatore non era stato tenero con i pugliesi. Nel 2017, infatti, li definì provinciali. «I pugliesi più che invadenti sono provinciali dichiarò in un'intervista che all'epoca suscitò molte polemiche -. Se un signor nessuno organizza un matrimonio in Puglia e porta indotto economico, e questo signore non è un super vip, ma uno che sta bene e può permettersi il matrimonio a Borgo Egnazia, allora bisogna rispettare la sua privacy. Se si sposa a Saint-Tropez o in Costa Smeralda non succede quello che è successo in Puglia, perché i giornalisti sono abituati a un certo tipo di clientela.
Se Madonna va a Portofino con Leonardo Di Caprio non ne parla nessuno, se va in Puglia finisce sulla prima pagina dei giornali. Come se in vita sua avesse fatto solo una vacanza, in Puglia. Questa gente arriva da voi perché c'è Borgo Egnazia, perché c'è una famiglia (la Melpignano, ndr) che si fa il mazzo per farsi conoscere e promuovere il territorio. E poi questi poveracci vengono sbattuti sui giornali». Evidentemente la crescita turistica pugliese ha fatto sì che cambiasse idea.
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Il caso Otranto

Il Twiga a Otranto non ha mai visto la luce. Anzi, la realizzazione del lido è finita sotto processo e il cantiere sotto sequestro. Regolamenti scavalcati o forzati. Ed anche attestazioni false. Per rendere possibile la creazione dello stabilimento balneare “Twiga” sul tratto di costa appena a Nord della città di Otranto. L'inchiesta risale al 15 maggio di cinque anni fa quando fermò con il sequestro il lido che, con il marchio dell’imprenditore Flavio Briatore, prometteva di dare al Salento la prima struttura capace di attirare il turismo del jet set.

 

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