Incidenti, un 2020 di sangue: 16 morti e 1.140 persone ferite

Incidenti, un 2020 di sangue: 16 morti e 1.140 persone ferite
di Francesco TRINCHERA
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Sabato 20 Novembre 2021, 12:25

In attesa della Giornata in ricordo delle vittime della strada di domani, l'Aci brindisina ha diramato i tristi numeri degli incidenti stradali per il territorio provinciale riguardo il 2020. Secondo quanto reso noto dall'associazione, infatti, il Brindisino ha pagato un bilancio di sedici vittime per lo scorso anno: complessivamente, i dati tengono conto della grandezza della città, non a caso il prezzo più alto lo hanno pagato proprio il capoluogo e Mesagne, che hanno purtroppo avuto tre morti a testa, mentre due sono stati a Cisternino ed Ostuni.

I dati dell'Aci

Sempre il Comune capoluogo conta il maggior numero di incidenti (268, seguita da Francavilla Fontana con 92) e feriti (399, a cui segue Fasano con 154). Di contro, i numeri meno allarmanti per quel che riguarda il totale degli incidenti è a Sandonaci (solo 4), mentre il minor numero di feriti è a Villa Castelli (solo uno). In totale gli incidenti nel 2020 in tutta la Provincia sono stati 752, ed oltre alle 16 vittime ci sono stati, complessivamente, anche 1.140 feriti.

In totale i costi sociali sono stimati da Aci in 80 milioni di euro l'anno. Pur nella drammaticità di questi dati, resta comunque un elemento da guardare un maniera più positiva, quello del raffronto con l'anno precedente: nel 2019, infatti, i numeri di Aci parlano di 24 morti, 1.096 incidenti e 1.747 feriti: probabile un effetto lockdown.


Sempre Aci, in questo senso, ha poi dato un quadro di insieme per il territorio nazionale del 2021: «La pandemia dice una nota - ha condizionato anche l'incidentalità stradale di quest'anno. Solo nei mesi di gennaio e febbraio, però, si è registrata una diminuzione di incidenti e infortunati rispetto al 2020, quando ancora non eravamo in lockdown». Per il periodo marzo-giugno, invece, «i valori sono cresciuti sensibilmente». Andando più nel dettaglio, Aci, in collaborazione con Istat, ha stilato un report che dice che per quel che riguarda l'anno in corso, con la ripresa della circolazione a regime, c'è stata purtroppo anche una crescita dei numeri: in Italia, dall'1 gennaio al 30 giugno scorso, «65.116 incidenti hanno causato 1.239 morti e 85.647 feriti: in media 360 incidenti, 7 morti e 473 feriti ogni giorno». Secondo la nota dell'Automobile Club si registra «un incremento, di incidenti con lesioni (+31,3 per cento), vittime (+22 per cento) e feriti (+28,1 per cento)». Inoltre, «l'aumento delle vittime del 2021 si stima, in modo particolare, su autostrade (+50 per cento), tra il 17 e il 20 percento sulle strade urbane ed extraurbane». La stessa nota, però, evidenzia che «se si prende in considerazione la media degli anni 2017-2019», i dati risultano in calo, con incidenti stradali calati del 22 per cento, deceduti diminuiti del 19,8 per cento e feriti del 27,6 per cento.
Resta, in ogni caso, la necessità di una ulteriore prevenzione e su questo quadro di insieme, quindi, arriva anche la presa di posizione dei vertici provinciali dell'ente, anche in considerazione della ricorrenza di domani: «La Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada - ha dichiarato il presidente dell'Automobile Club di Brindisi Mario Colelli - deve farci riflettere sul fatto che una semplice distrazione può farci perdere il bene più grande e prezioso che abbiamo: la vita». Il numero uno dell'Aci provinciale si chiede se non sia «assurdo perdere o togliere la vita per un messaggino, una foto o un filmato? Rischiare di non arrivare mai, solo per non tardare qualche minuto? Voler guidare a tutti i costi, anche se abbiamo bevuto? Non perdere pochi secondi ad allacciare cinture e seggiolini? Non fare attenzione a utenti fragili come ciclisti e pedoni?». Colelli, in conclusione, ha invitato a prendere coscienza di quello che si può fare come singoli, rilanciando la campagna ideata anche a livello nazionale che si chiama Io mi impegno, e che vuole sensibilizzare proprio sui corretti comportamenti alla guida, attraverso l'impegno, appunto, a «non guardare il telefono mentre si guida, a non correre, anche se abbiamo fretta, a non guidare se abbiamo bevuto, ad allacciare sempre cinture e seggiolini e a fare sempre attenzione a ciclisti e pedoni». Per questa campagna di sensibilizzazione sono stati coinvolti diversi personaggi famosi: si va da sportivi come Massimiliano Rosolino e Antonella Palmisano ad Ettore Bassi, attore con la passione per l'automobile, o ancora il conduttore televisivo Gianni Ippoliti e quello radiofonico Linus. Altri testimonial saranno la giornalista televisiva esperta di motori, Maria Leitner, ed il comico Gigi Miseferi. Altro nome di richiamo, quello del pilota pugliese di Formula 1 Antonio Giovinazzi, mentre sempre dall'ambito sportivo arriva anche la pilota Vicky Piria.
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