Salento, guida distratta e velocità: è strage sulle strade. Tutti i dati

Salento, guida distratta e velocità: è strage sulle strade. Tutti i dati
di Stefania DE CESARE
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Sabato 20 Novembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18:51

Nell’anno del lockdown a Lecce e provincia gli incidenti mortali sulle strade sono calati (22 le vittime, circa la metà rispetto al 2019) ma il Salento ha poco da festeggiare: esaurito l’effetto pandemia, infatti, nel 2021 i morti sono tornati a crescere. 

I dati


È quanto emerge confrontando i numeri relativi ai sinistri stradali del 2020 con quelli parziali degli ultimi mesi, e il bilancio post lockdown è un bollettino di guerra. I dati 2020 sono stati elaborati da Aci e Istat e mostrano una situazione fortemente condizionata dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. L’anno scorso a Lecce e provincia si sono verificati 1.402 incidenti: 2.075 persone sono rimaste ferite e 22 hanno perso la vita (di cui 19 uomini e 3 donne), con la conferma che il maggior numero di incidenti mortali è causato da guida distratta (37,50) e velocità (25%).


Un bilancio drammatico e inaccettabile, con costi sociali che nel solo territorio provinciale superano i 136.094,577 milioni di euro l’anno. Dati, come detto, in calo rispetto al 2019 ma con la fine delle restrizioni, nel Salento è tornata la drammatica routine confermata dai primi dati parziali. Una mattanza quella andata in scena la scorsa estate e che continua anche in autunno (oltre 40 morti solo da luglio a novembre). 
Analizzando il report del 2020, i pericoli maggiori viaggiano sulle strade di Lecce, dove si registra il numero maggiore di sinistri (310). A seguire Nardò (102) e Galatina (51).

La maggior parte degli incidenti si è verificato sulle strade urbane (895) ma sono le provinciali a mietere più vittime. Sono 10 i morti che hanno macchiato del loro sangue questa tipologia di strade a fronte dei 6 sulle comunali e 4 in strade entro l’abitato. Non è il cattivo tempo a determinare gli scontri sull’asfalto. Dallo studio Aci-Istat, infatti, emerge che il maggior numero di sinistri si sono verificati in condizioni di clima sereno (1.300) mentre aumenta l’attenzione dei guidatori in caso di pioggia con “solo” 52 incidenti. 


La fascia oraria più “critica” è quella tra le 10 e le 13 dove si concentrano gli spostamenti su strada. L’asfalto costa caro ai giovani (18-29) con 6 morti ma anche per adulti (7) e over 65 (7). È l’estate, invece, la stagione dove si concentrano la maggior parte degli incidenti. Il mese più “pericoloso” è agosto con 204 incidenti. A seguire luglio (175) e settembre (158) e giugno (148).
E sono le automobili (1.992) i mezzi coinvolti maggiormente in scontri frontali e laterali (803). Alto anche il numero dei centauri coinvolti (346). Non sono immuni anche i ciclisti (98) e i monopattini (3).
Ma quali sono le circostanze che hanno causato gli incidenti? Il 38,44 % degli automobilisti non ha rispettato i segnali stradali o era distratto (23,97%). Anche la velocità è in cima ai comportamenti che generano scontri (11,60%) così come la presenza di ostacoli sulla carreggiata (58%). Negli incidenti, però, anche i pedoni non sono immuni da colpe: ben il 37% è stato infatti corresponsabile del sinistro stradale che lo ha visto coinvolto. A risultare “fatali” sono ancora i lunghi rettilinei dove gli automobilisti sono più portati a schiacciare il piede sull’acceleratore. Ma tanti sono gli scontri nei pressi degli incroci, dove il mancato rispetto dello stop o della precedenza causa tamponamenti e scontri tra vetture. 


Ma come fare per invertire la rotta? «La soluzione c’è: siamo noi». È questo il motto scelto per la campagna “Mi impegno”, che l’Aci e l’Ac di Lecce lanciano sui social in occasione della “Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada” in programma per domenica. Come testimonial della campagna sono stati scelti alcuni volti noti dello spettacolo e dello sport: Massimiliano Rosolino, Antonella Palmisano, Ettore Bassi, Gianni Ippoliti, Linus, Maria Leitner, Gigi Miseferi, Antonio Giovinazzi e Vicky Piria. 


«La Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada - ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club di Lecce, Aurelio Filippi Filippi - deve farci riflettere sul fatto che una semplice distrazione può farci perdere il bene più grande e prezioso che abbiamo: la vita. Non è assurdo - ha sottolineato - perdere o togliere la vita per un messaggino, una foto o un filmato? Rischiare di non arrivare mai, solo per non tardare qualche minuto? Voler guidare a tutti i costi, anche se abbiamo bevuto? Non perdere pochi secondi ad allacciare cinture e seggiolini? Non fare attenzione a utenti fragili come ciclisti e pedoni? La soluzione c’è: siamo noi. Basta una parola: rispetto per noi stessi, per gli altri e per le regole».

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