Lunghe attese in pronto soccorso: La Asl si scusa e corre ai ripari

Lunghe attese in pronto soccorso: La Asl si scusa e corre ai ripari
di Lucia PEZZUTO
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Martedì 3 Agosto 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:38

BRINDISI - Lunghe attese nel pronto soccorso dell’ospedale Perrino, dopo le segnalazioni la Asl di Brindisi si scusa e corre ai ripari: «A fine agosto un nuovo concorso per anestesisti». Nell’ultimo fine settimana sono state tante le segnalazioni riguardanti le lunghe attese al pronto soccorso dell’ospedale Perrino: emblematici due casi di altrettanti pazienti che pur avendo priorità nell’assistenza sono rimasti per ore sulla barella senza essere visitati.
L’ultimo in ordine di tempo un disabile di 64 anni che ha atteso per 16 ore al pronto soccorso del nosocomio brindisino prima di essere preso in carico. L’uomo, ospite di una struttura residenziale di Ostuni, era arrivato intorno all’una della notte tra sabato e domenica in codice azzurro (pazienti fragili e portatori di handicap), con febbre e bassa saturazione. Eseguito il tampone Covid (risultato negativo) era stato sistemato sulla barella e lì aveva atteso sino alle 16.30 della domenica prima di essere preso in carico.
Ventiquattro ore prima un episodio simile. Un giovane di 36 anni con i sintomi dell’infarto, portato in ambulanza con codice arancione, era stato lasciato sulla barella per sette ore e mezza sino a quando, stanco di aspettare, non aveva deciso di andare via e rivolgersi all’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana.
Entrambi i casi hanno evidenziato tutte le criticità del pronto soccorso brindisino dove anche davanti a casi preoccupanti le attese sono lunghe ed il personale sanitario scarseggia. La Asl di Brindisi, consapevole del problema, si è scusata con i pazienti. In particolare, ha spiegato la direzione sanitaria, il paziente 64enne giunto in ospedale intorno all’una del primo agosto, e registrato come codice azzurro al triage, aveva iniziato il suo percorso insieme a numerosi casi gravi, in codice arancione o rosso. L’uomo era stato sottoposto all’iter dei controlli strumentali necessario in queste situazioni ed è ancora oggi in osservazione.

I disservizi

«Nelle ultime settimane, come accade ogni anno in questo periodo, si sta verificando un costante e consistente ricorso ai servizi di urgenza dell’ospedale Perrino che rallenta l’attività degli operatori sanitari: i maggiori accessi sono dovuti - ha evidenziato la Asl - alla massiccia presenza di turisti sul territorio provinciale e alle conseguenze del grande caldo. La direzione sanitaria aziendale e quella del reparto sono impegnate a mettere a punto soluzioni logistiche e organizzative partendo dal monitoraggio costante degli accessi. Le novità saranno applicate già nei prossimi giorni per evitare questo genere di disagi all’utenza che si rivolge al Pronto soccorso».
Medici, infermieri, operatori sanitari tutti sono in affanno e l’emergenza sanitaria legata al Covid non ha certo reso più semplice la situazione. Lo stesso direttore generale della Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, ammette: «Le due criticità maggiori che rallentano l’attività sono la carenza di medici in pronto soccorso e il ridotto numero di posti letto nei reparti.

In più, in questo periodo assistiamo a un consistente ricorso ai servizi di urgenza dell’ospedale Perrino che rallenta la presa in carico dei pazienti. I maggiori accessi sono dovuti alla notevole presenza di turisti e alle conseguenze del grande caldo. Per quanto riguarda il problema legato al personale, negli ultimi due anni abbiamo bandito un concorso ogni sei mesi per reclutare medici di pronto soccorso e anestesisti rianimatori, ma a fatica riusciamo a coprire il piano del fabbisogno. Il prossimo concorso per anestesisti, che sono indispensabili per l’attività delle sale operatorie, è in programma a fine agosto».

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