Brindisi, il Tar sospende l'ordine di chiusura del lido sequestrato

Brindisi, il Tar sospende l'ordine di chiusura del lido sequestrato
di Roberta GRASSI
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Mercoledì 23 Giugno 2021, 15:47 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:22

BRINDISI - Il Tar di Lecce, con decreto urgente, ha sospeso il provvedimento di chiusura del lido Sant'Anna di Brindisi che resta però sotto sequestro in attesa che il sindaco, autorità competente, si esprima sull'istanza specifica di rimozione dei sigilli, come previsto dalla legge sulla depenalizzazione. In sede amministrativa la società titolare del lido, difesa dagli avvocati Lorenzo Durano e Giuseppe Durano avevano adito il Comune di Brindisi chiedendo l'annullamento del verbale di accertamento e contestazione di violazione amministrativo con cui era stata intimata l'immediata chiusura dell'attività di stabilimento balneare per assenza di autorizzazione. Si trattava del presupposto del sequestro cautelare, poi eseguito l'8 giugno scorso.
Le principali questioni sollevate dalla difesa, pur in una fase iniziale del provvedimento, sono state condivise dal Tar di Lecce che ha sospeso l'efficacia dei provvedimenti comunali.

Il contenzioso

Il decreto, giunge al culmine di un iter complesso. Qualche giorno fa è stata la polizia locale ad eseguire il sequestro del lido di via Torre Testa, che comprende diversi manufatti tra cui cabine, un bar, docce e servizi igienici, un’ampia area parcheggio, un alloggio per il custode, un campo da calcio e di basket. Molte di queste opere sono state segnalate dal Comune di Brindisi come opere abusive. Dopo anni di battaglie legali, il Tar di Lecce aveva infatti rigettato il ricorso avverso il provvedimento del dirigente del settore Attività produttive del Comune di Brindisi con cui si disponeva la sospensione dell’attività ordinando l’esecuzione del pronunciamento dell’Autorità amministrativa.

Le motivazioni addotte: “mancanza del requisito essenziale urbanistico ad opere che hanno visto azioni di rigetto per domande di sanatoria, opere gravate da ordinanze di demolizioni, per aver aperto uno stabilimento balneare senza prescritta autorizzazione comunale, nonché per aver aperto per la struttura ricettiva spiaggia attrezzata priva di autorizzazione dell’esercizio rilasciata dal Comune di Brindisi”.

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