Attacco sui social contro l'arbitro Di Bello dopo Lazio-Milan, la moglie: «Basta con l'odio»

Marco Di Bello
Marco Di Bello
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Domenica 3 Marzo 2024, 19:57 - Ultimo aggiornamento: 20:24

Dopo le polemiche scaturite dalla gara Lazio-Milan, finita con il punteggio di 1 a 0 per i rossoneri, a prendere le difese di Marco Di Bello, scende in campo la moglie Carla. Dopo il match l'arbitro brindisino è stato letteralmente travolto dagli insulti sui social per il mancato rigore assegnato alla Lazio e per le tre espulsioni assegnate ai biancocelesti. 

La lettera

«Non è facile scrivere rimanendo lucida ed educata, - scrive Carla Faggiano, moglie di Marco e mamma di due bimbe - non è facile restare equilibrata e serena. Non è per niente facile, ma devo esserlo per non farmi travolgere e inghiottire da questa tempesta di odio. Non voglio parlare di arbitraggio, non mi interessa parlare di calcio e calciatori, non posso però parlare di sport perché sport non è più: nello sport non c’è spazio per odio e violenza. Invece sono due giorni, e chissà quanti altri ne seguiranno, che su un uomo si stanno riversando le più indicibili cattiverie e ostilità. È un accanimento mediatico e sociale senza precedenti. Viviamo in un’epoca storica dove si condannano e si prendono le distanze da violenza e abusi, ma siamo però capaci di odiare, denigrare, offendere, maltrattare e oltraggiare il prossimo.Non sono qui per difendere Marco, in quanto capace di poterlo fare da sé. Sono qui per mettermi accanto a lui, per poterlo alleggerire del carico emotivo subito.

Sono qui per ricordare che dietro una divisa, fuori dal campo, lontano dalle telecamere, c’è un uomo. Ci sono sacrifici, impegno, dedizione, rinunce, sogni, successi e sconfitte. C’è Marco Di Bello, ci sono la sua forza, la sua dignità e tanto altro ancora che niente e nessuno riuscirà mai a cancellare».

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