Lecce, l'ira di Sticchi Damiani: "Negato un rigore su Piccoli"

Il presidente Saverio Sticchi Damiani
Il presidente Saverio Sticchi Damiani
di Antonio IMPERIALE
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Sabato 17 Febbraio 2024, 06:00
La sera, all’ombra della Mole, si illumina subito di speranze. Sembra che il Lecce abbia dimenticato il pomeriggio amaro del “Dall’Ara” di Bologna, dei quattro gol presi, di una sconfitta che i giallorossi hanno la voglia matta di archiviare con una prestazione tutt’altro che abulica nella Torino granata. Un Lecce, insomma, che sia già ripartito. Il primo tempo lo conferma. «Ma l’arbitro e il Var si sono persi un rigore nettissimo, quando il portiere granata è franato sul nostro Piccoli», dice il presidente Saverio Sticchi Damiani. Che manifesta amarezza e rabbia. «Io sono assolutamente scocciato - prosegue -. Era un rigore netto, sono sicuro. Come sono sicuro che magari adesso si troveranno interpretazioni, regole, per dire che non lo era. Ma sottolineo che il penalty era assolutamente certo, netto. Ed in una partita nella quale gli episodi si facevano decisivi, importanti, con il portiere che colpisce il nostro attaccante, e che avrebbe fatto finire in altro modo il primo tempo, l’interpretazione dell’arbitro e del Var hanno lasciato il segno». E ripete, Sticchi Damiani: «Adesso magari si ricorrerà a certe interpretazioni ad hoc, ma io sono certo di quello che dico».
Il Lecce del primo tempo, in effetti, era stato convincente sul piano del gioco e della manovra. «Ma - dice ancora il presidente giallorosso - non possiamo essere più forti di episodi decisivi». Lecce in svantaggio ed in dieci nella ripresa per l’espulsione di Pongracic, che indubbiamente ha condizionato la svolgimento della gara sino al termine. «Diciamo che l’espulsione ci poteva stare, anche se sono stati due gialli magari un po’ troppo fiscali». I riflessi della sconfitta sul piano psicologico? «Appena tre partite fa abbiamo vinto alla grande con la Fiorentina».
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