Promozione lucana, finisce la finale di Coppa e il presidente chiede i rigori. L'arbitro si rifiuta: «Ora si dimetta». Cosa è successo

Promozione lucana, finisce la finale di Coppa e il presidente chiede i rigori. L'arbitro si rifiuta: «Ora si dimetta». Cosa è successo
di Giuseppe ANDRIANI
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Sabato 20 Gennaio 2024, 14:03

Una finale di Coppa Italia di Promozione nella quale succede di tutto. Sul campo il pareggio - al ritorno - vale la vittoria del Melfi, squadra lucana con una lunga tradizione anche tra i professionisti, sull'Avigliano. Secondo gli ospiti e anche secondo il presidente della Figc lucana, Emilio Fittipaldi, sarebbero però serviti i calci di rigore. Un caso ai limiti del regolamento, ma secondo il direttore di gara - e il giudice sportivo ha confermato, dando ragione a questa tesi - in caso di parità avrebbe vinto il Melfi per differenza reti. E così è stato. 

Cosa è successo

Ma alla fine scoppia anche il caso politico-federale. Con una lunga nota il Melfi chiede le dimissioni del presidente Fittipaldi, che non ha premiato il club.  «Al triplice fischio dell’arbitro che sanciva la vittoria della coppa da parte della compagine gialloverde, il Presidente federale sig. Emilio Fittipaldi, si rifiutava apertamente di effettuare la premiazione e di consegnare la coppa all’As Melfi 1929, adducendo un’assurda interpretazione della norma sul computo delle reti segnate fuori casa, asserendo a sua personale (e comunque priva di valenza) valutazione che le squadre avrebbero dovuto concludere la gara ai calci di rigore, insisteva ripetutamente nei confronti dalla terna arbitrale di far proseguire la gara, ricevendo tuttavia un netto rifiuto da parte del direttore di gara il quale non accettava alcuna interferenza da parte del sig. Fittipaldi».
Poi la stoccata: «L’As Melfi, alla luce dei fatti accaduti alla fine della gara che avrebbero potuto avere gravi ripercussioni sull’ordine pubblico (pericolo evitato solo grazie alla grande correttezza delle tifoserie), chiede le immediate dimissioni del Presidente sig.

Emilio Fittipaldi e dei consiglieri presenti allo Stadio di Avigliano che hanno contribuito a scrivere questa triste pagina per il calcio lucano»

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