Bricolage e autodifesa, la scuola va sul mercato

Bricolage e autodifesa, la scuola va sul mercato
di Maria Chiara CRISCUOLO
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Lunedì 8 Febbraio 2016, 09:32
“Open Day”: croce e delizia per le famiglie alle prese con le iscrizioni on line. I genitori si preoccupano per il carico di lavoro dei loro figli, ma poi scelgono l'istituto in base al maggior numero di laboratori e attività che ha da offrire. E così si inizia alla materna con i corsi di psicomotricità, danza e teatro, per poi passare a quelli musicali e d'arte alle medie. Ultimo scoglio: la scelta dell'istituto superiore, che si spera possa proiettare, nel più breve tempo possibile, il proprio figlio nel mondo del lavoro. Nelle scuole di ogni ordine e grado della città, da quasi un mese, è iniziata la “campagna acquisti” per l'anno scolastico 2016/2017. Dalla ceramica, al bricolage, dalla sperimentazione linguistica al teatro, fino al corso di autodifesa personale. I dirigenti-manager sanno che l'offerta formativa deve essere appetibile già a partire dalle scuole dell'infanzia. Se un tempo si pensava che i bimbi di tre anni dovessero frequentare la scuola solo per giocare, oggi non è più così. Le filastrocche, le forme geometriche, i colori vengono insegnati in lingua inglese. Ed i risultati sono sorprendenti. Calendario alla mano c'è tempo fino al 22 febbraio per presentare la domanda on line. 

I buoni motivi per presidi e docenti di farsi conoscere sono molti e qualche volta vitali. Il numero di iscrizioni, in alcuni casi, può significare la sopravvivenza di un istituto scolastico con un numero d'iscritti pericolosamente vicino alla soglia minima per il mantenimento dell'autonomia: 600 alunni. Il sito internet della scuola da solo non basta più come biglietto da visita. Le famiglie vogliono incontrare i docenti, assistere alle lezioni, prendere parte alle attività pomeridiane. Fosse per loro accompagnerebbero i figli anche nei viaggi d'istruzione. Gli Open day, che si concentrano in particolare nei fine settimana proprio per accogliere il maggior numero di visitatori, sono vere e proprie feste. Ci sono i banchetti con i palloncini e lo zucchero filato per i bimbi delle elementari, gli esperimenti e le innovazioni tecnologiche per gli adolescenti delle superiori. 

«Sono i nostri studenti ad accogliere le famiglie per far conoscere l'offerta formativa - spiega il professore Saverio Martucci, collaboratore del dirigente scolastico del liceo Fermi-Monticelli di Brindisi - Da veri ciceroni hanno modo di far visitare aule e laboratori, palestra e auditorium e di illustrare nel dettaglio tutte le attività extra curriculari a cui l'istituto aderisce con successo da tempo». Il liceo sportivo e la scuola europea sono gli indirizzi più gettonati per il Fermi-Monticelli, anche se i ragazzi sanno di dover fare i conti con una selezione rigorosissima che consente un posto in aula solo ai migliori.

Tra i cavalli di battaglia dell'istituto comprensivo “Santa Chiara” ci sono, invece, lo studio a scelta tra otto strumenti musicali, l'istituzione della settimana corta e la sperimentazione linguistica con docente madrelingua già a partire dalla scuola dell'infanzia. «Quest'anno - dichiara Elvira D'Alò, dirigente scolastica - gli stessi professori esperti di musica andranno a fare educazione musicale nella scuola primaria. I bambini avranno così l'occasione, già in tenerissima età di familiarizzare con le note e il pentagramma per poi, alle medie entrare in una vera e propria orchestra. Nella scuola dell'infanzia, invece, vengono portati avanti con successo i corsi di psicomotricità, una disciplina che aiuta i bambini a rendere più armonici il corpo, le emozioni e gli aspetti cognitivi, attraverso il movimento e il gioco».
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