Due domande uguali al concorso della Asl: tutto da rifare. È bufera

Due domande uguali al concorso della Asl: tutto da rifare. È bufera
di Andrea TAFURO
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Venerdì 15 Luglio 2022, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 22:00

Due domande e risposte uguali nel quiz da 40 quesiti per la prova d’esame del 7 luglio scorso al concorso regionale per 160 collaboratori amministrativi bandito dall’Asl Bat. E la sessione viene prima convalidata e poi annullata a distanza 6 giorni tra le polemiche. I concorrenti della seduta riconvocati dalla Pubblica amministrazione al prossimo 28 luglio per ripetere la prova preannunciano battaglia, e a questi si potrebbero aggiungere anche i ricorsi degli esclusi dalle precedenti sessioni. Sulla scelta della commissione esaminatrice si profila dunque l’avvio di una lunga coda giudiziaria da parte dei candidati per accaparrarsi uno dei 160 posti di lavoro a tempo indeterminato a bando. Per l’Asl Bat intanto si aggiunge a bilancio il pagamento della giornata suppletiva alla Fiera di Foggia per circa 20mila euro.

La prova

Ma andiamo per gradi. Le prove di selezione del concorso nei padiglioni della Fiera di Foggia hanno avuto inizio lo scorso 4 luglio con la convocazione del primo gruppo di circa mille candidati.

Sette le sessioni in programma sino all’ultima fissata al 7 luglio. La predisposizione delle domande (quiz a risposta multipla) è stata affidata ad una ditta esterna alla pubblica amministrazione che ha anche fornito i tablet per espletare la prova. Durante l’esame, un candidato in ogni sessione ha proceduto a selezionare una delle tre buste contenenti le batterie di test e quella prescelta veniva caricata nell’immediato sul dispositivo elettronico messo a disposizione su ogni postazione per turno d’esame. Così anche il 7 luglio. Nell’ultima sessione del pomeriggio però, la busta scelta conteneva tra 40 domande due identiche.

L'errore nei quiz

Ad accorgersi dell’errore un candidato che lo ha segnalato alla Commissione. Tuttavia – secondo una ricostruzione dei partecipanti – in assenza di uno stop, la prova si è svolta normalmente con i candidati che al termine hanno lasciato la sala. Nelle ore seguenti la commissione presieduta da Ivan Viggiano, direttore amministrativo della Asl BT, ha provveduto quindi a ricostruire il caso e fare chiarezza con una nota pubblicata sul sito aziendale sezione concorsi. “Nell’elaborazione dei quesiti – si legge - che ha comportato la somministrazione di due domande aventi il medesimo contenuto sui quaranta complessivi, la prova odierna si ritiene conclusa e valutata in ragione dei 39 quesiti ritenuti validi. Pertanto il punteggio attribuito a ciascuna risposta viene riparametrizzato in ragione dei 39 quesiti validi in luogo dei 40, tanto per le risposte esatte quanto per le risposte errate. nella valutazione dei quesiti si terrá conto della risposta fornita dal candidato alla prima in ordine di elencazione per ciascun candidato delle due domande aventi il medesimo contenuto. per il principio di conservazione degli atti amministrativi, la prova odierna si considera correttamente espletata”. Caso chiuso sembrerebbe, con buona pace degli esclusi. Ed invece così non è stato, perché il 13 luglio, a distanza di 6 giorni dal test, una nuova nota della Commissione esaminatrice a rettifica della prima decisione, ha riconvocato i candidati della sessione, alle ore 10 del 28 luglio prossimo per ripetere il test “al fine di garantire pari condizioni ed equità di trattamento tra tutti i candidati partecipanti al concorso”. Prova annullata quindi e test da rifarsi tra le polemiche dei partecipanti e i dubbi sulla legittimità della prova sollevata dal sindacato Cobas Puglia.

I sindacati

«Il comportamento della commissione – ha scritto il sindacalista Massimo Mincuzzi in una nota indirizzata ai vertici Asl e Regione Puglia – determina un’evidente disparità di trattamento, nonché un vantaggio oggettivo per i concorrenti che sosterranno nuovamente la prova scritta, avendola già visionata, quantomeno in termini di tipologia e argomenti d’esame e avendo a disposizione ulteriori 15 giorni di tempo per approfondire i temi della prova. Chiediamo pertanto un urgente approfondimento e intervento – ha aggiunto – teso ad evitare che si realizzino condizioni di vantaggio o svantaggio per i concorrenti del concorso, atteso che potrebbe ingenerarsi un contenzioso legale che rallenterebbe la procedura e il reclutamento del personale».

Per il segretario generale regionale della Uil, Franco Busto, quanto accaduto al concorso è «inaccetabile» e chiede ad Asl e Regione Puglia «di intervenire quanto prima per ripristinare il corretto svolgimento della selezione individuando un’alternativa che rispetti i crismi dell’imparzialità».

«Congiuntamente - spiega - ci stiamo rivolgendo formalmente alla ASL per rivedere le modalità di ripetizione della prova: riteniamo più giusto, infatti, che i candidati si cimentino solo sui due quesiti in oggetto e non già su tutta la prova. Inoltre, la convocazione è fissata per il 28 luglio, giorno in cui sono previsti altri concorsi regionali, il che costringerebbe i candidati a una scelta obbligata. Sarebbe un segnale di giustizia da parte dell’amministrazione pubblica nei confronti di tanti uomini e tante donne che hanno impegnato settimane della propria vita per preparare un esame dal quale potrebbe dipendere il loro futuro occupazionale».

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