Turismo, a Bari è boom di arrivi dall'estero. «Ma dalla Russia disdette»

I gestori dei B&b soddisfatti della tre giorni: «La Sagra ha attirato migliaia di persone»

Turismo, a Bari è boom di arrivi dall'estero. «Ma dalla Russia disdette»
Turismo, a Bari è boom di arrivi dall'estero. ​«Ma dalla Russia disdette»
di Elga MONTANI
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Mercoledì 10 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 10:13

Alberghi e B&b pieni grazie anche alla Sagra di San Nicola ma l’onda lunga non sembra essere finita. Bari, infatti, si posiziona all’ottavo posto della top ten nazionale delle città attualmente più ricercate all’estero. È quanto sottolinea Coldiretti Puglia, sulla base di una elaborazione dei dati del ministero del Turismo relativi alle tendenze di ricerca dal mondo per i viaggi in Italia.

«Anche nel 2023 - dichiara Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti - la Puglia registra dati incoraggianti rispetto al mercato estero, con la forte ripresa degli arrivi dei turisti americani e nord americani, oltre che australiani».

L'invasione

E in questi giorni Bari è stata l’emblema di questo turismo che non vede più la Puglia solo come un luogo dove trascorrere le vacanze estive. Stando a quanto sottolinea Coldiretti, in occasione delle celebrazioni per il santo patrono barese sarebbero tornati anche i russi. Si parla di un flusso di quasi 32mila arrivi e oltre 106mila presenze l’anno per la nostra regione che ha forti rapporti con la Russia «suggellati dalla visita dello Zar alla città di Bari nel 2007, dopo che nel 2003 Putin aveva donato la statua di San Nicola, patrono della città venerato da oltre due milioni di fedeli in Russia, con una targa che richiama i “legami plurisecolari” con Mosca».

Anche se, come spiega Giovanni Castrovilli, presidente dell’associazione extralberghiero terra di Bari, ci sono state sì prenotazioni da parte di russi, che si sono però scontrate con la difficoltà ad ottenere i visti e che si sono tramutate in disdette dell’ultimo minuto.

Tantissimi i visitatori invece arrivati dai più disparati Paesi esteri, non solo dall’Europa, ma da tutto il mondo. «Ci sono stati molti turisti provenienti da Bulgaria, Romania, Germania, Francia, Ungheria, e tantissimi australiani, statunitensi, californiani, dalla Corea, ma anche dal Ruanda – sottolinea Castrovilli -. Nonché anche sudamericani, provenienti dal Brasile e non solo. Un ventaglio di nazionalità che non conoscevamo ancora, grazie molto probabilmente alla buona pubblicità che si sta facendo alla Puglia. Ovviamente un 30-40% del totale dei turisti è stato rappresentato da fedeli provenienti dall’Italia per san Nicola». «In tanti sono venuti proprio per la festa – aggiunge –. Anche se chi veniva dall’altra parte del mondo non ne sapeva nulla, sono comunque stati entusiasti, amano il folklore e hanno apprezzato come è stato organizzato il tutto».

Città blindata

Qualche problema si è creato con il fatto che la città fosse “blindata” e le strade chiuse creassero qualche problema nel raggiungere gli alberghi e i b&b. «Abbiamo cercato di supplire a questa situazione – aggiunge Castrovilli – in diversi casi abbiamo fatto anche delle discussioni, ma superato questo handicap poi tutto è andato per il meglio. Per le prossime volte sarebbe opportuno organizzare meglio l’aspetto dei trasporti nel momento in cui molte vie della città vengono chiuse al traffico. Per i turisti arrivare fino ad un certo punto e poi dover trascinare le valige è un disagio. E lo stesso vale per noi, a cui hanno dato dalle 9 alle 11 per passare. Questo orario non è ideale considerando che i check-in partono alle 10.30, e poi siamo costretti a passare in mezzo ai turisti con in sacchi della biancheria o con la spazzatura. Così non diamo una bella immagine di Bari. Su questo ho chiesto che si possa aver almeno un’ora in più».

Il turismo, quindi, sta diventando sempre di più parte integrante della città di Bari, però se punta ad essere una città veramente turistica necessiterebbe di alcune migliorie. In questi giorni sono aumentati i bagni pubblici, dopo la protesta dei commercianti. Ma una cosa su tutte va migliorata, ovvero la pulizia della città vecchia, in quanto, conclude Castrovilli: «Troppi cittadini ancora gettano la spazzatura in strada. In troppe occasioni siamo costretti ad avvisare la polizia locale che provvede a chiamare Amiu, ma è necessario un maggiore controllo, magari con le telecamere o anche mettendo piccole isole ecologiche. Per non parlare del fatto che non ci sono i cestini per le carte. Sarebbe fondamentale installarli».

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