San Nicola, lo spettacolo del corteo storico. E sono arrivati anche i pellegrini

L'arrivo dei pellegrini
L'arrivo dei pellegrini
di Elga MONTANI
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Domenica 7 Maggio 2023, 20:36 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 16:00

Torri, cavalli, danza aerea, pathos, giochi di luci e tante emozioni: c’erano tutti gli ingredienti che hanno portato al successo l’edizione 2023 del Corteo storico per San Nicola a Bari.


La città, blindata fin dal mattino, questa sera si è animata per la festa e per omaggiare il santo attraverso la rievocazione della sua storia e delle sue gesta messa in scena da attori, figuranti, ballerini, e così via che hanno animato il corteo sotto l’attenta regia di Nicola Valenzano. L’evento ha avuto inizio alle 20.30 partendo dal castello Svevo. 

“La mia speranza - ha detto - è che possa cessare la guerra, San Nicola è il santo dell’accoglienza, della solidarietà e della pace, il nostro auspicio è che San Nicola faccia riflettere i potenti del mondo e che possa finire questa guerra”, ha detto il sindaco Antonio Decaro nel momento della partenza del Corteo storico dal Castello Svevo.

 

Ma prima il quadro del santo era stato portato in processione fino ad essere imbarcato da Baia San Giorgio, per raggiungere poi il Molo San Nicola, da dove lo stesso quadro è giunto poi in piazza Federico II di Svevia, attraversando lungomare Imperatore Augusto, corso Vittorio Emanuele, strada San Benedetto, strada Roberto il Guiscardo, via Benedetto Petrone, largo Chiurlia, strada Santa Lucia, strada Barone, strada Arco Basso.

Al castello il quadro del santo è stato posizionato sulla Caravella, lì pronta ad attenderlo.

Il percorso


Il corteo ha quindi attraversato via San Francesco d’Assisi e corso Vittorio Emanuele II, fino a piazza Libertà dove si è tenuto il primo momento di spettacolo organizzato da Res Extensa ed Elisa Barucchieri dal titolo “La Legenda Aurea”. Uno spettacolo, come sottolineano gli organizzatori, «diviso in due piazze, tra Cielo e Terra, accompagnato dalle parole del frate domenicano Beato Jacopo da Varagine» e realizzato «mantenendo, come sempre, il rispetto della forza del santo tra tradizione e innovazione, cura drammaturgica e alta spettacolarità». Ad arricchire ulteriormente lo spettacolo la “Fanfara” del Comando Scuole dell’Aeronautica Militare, legata da sempre al santo patrono, che ha voluto presentare uno speciale omaggio alle celebrazioni del centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare.

Spettacolo in basilica


Da piazza Libertà, poi, il corteo si è snodato lungo piazza IV Novembre, lungomare Imperatore Augusto, fino a giungere alla basilica di San Nicola, in piazza Urbano II, facendo una ulteriore tappa di fronte al teatro Margherita, in piazza IV Novembre. In basilica, sempre con la collaborazione di Res Extensa, si è svolto un happening «magico e sospeso». La piazza è rimasta illuminata esclusivamente da «immense sfere luminose manovrate dai giovani allievi dei licei coreutici di Bari e Bisceglie». Un misto di danza aerea e a terra ha portato la poesia di san Nicola, invitando ad accogliere il suo messaggio e la sua testimonianza. 

L'arrivo dei pellegrini

La festa di san Nicola, pur coniugando l’aspetto sacro a quello profano, resta prima di tutto l’omaggio al santo di Myra da parte dei tanti pellegrini che da tutta Italia e dal mondo vengono appositamente, spesso a piedi, a Bari. na tradizione che ha radici antiche nel tempo, e che vede il dialetto barese aver anche coniato un termine specifico ovvero “ziazì”. 


In origine tale termine indicava i pellegrini dei paesi montanari dell’Abruzzo, i quali da secoli, ogni anno, per devozione a San Nicola, nel mese di maggio, vengono dal loro paese a piedi o su traini a onorare il Santo. Anche se oggi in tanti arrivano in pullman o in treno fino ad un certo punto e poi percorrono a piedi solo l’ultimo tratto di strada. Per estensione, il termine “ziazì” è poi andato ad indicare i pellegrini che arrivano per san Nicola da tutte le regioni limitrofe alla Puglia, dal Molise alla Campania fino a Calabria, Basilicata e basso Lazio. Ma i pellegrini non arrivano solo dalle altre regioni a rendere omaggio a san Nicola, sono tanti infatti i devoti che arrivano principalmente dall’Europa dell’Est dove il culto di san Nicola è particolarmente sentito. Parliamo di Romania e Grecia, ma anche di tutti i Paesi russofoni, dall’Ucraina alla Bielorussia e così via. Purtroppo, a causa della guerra, in questi ultimi due anni sono mancati i pellegrini russi provenienti dalla Russia, mentre sono stati presenti i russi che sono sparsi per tutto il mondo.

 
Tra i vari pellegrini che hanno raggiunto Bari ci sono quelli della compagnia di San Salvo provenienti dalla provincia di Chieti in Abruzzo, e arrivati a Bari Vecchia in concomitanza con il corteo che rievocava la traslazione delle ossa del santo. Partiti lo scorso primo maggio hanno percorso circa 200 chilometri a piedi per quello che definiscono «un viaggio di devozione».

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