Bari, stretta contro le baby gang. Agente in borghese al parco anche durante il giorno

Bari, stretta contro le baby gang. Agente in borghese al parco anche durante il giorno
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Lunedì 14 Febbraio 2022, 08:38

I riflettori puntati sulle aggressioni ai ragazzi avvenute a Bari, sia nei pressi del parco Due Giugno che in altre zone della città, hanno portato ad un leggero miglioramento della situazione. Negli ultimi giorni sono aumentati i controlli da parte della polizia municipale di Bari nella zona del polmone verde cittadino. In diverse ore della giornata è possibile vedere girare in zona una pattuglia della polizia municipale, con un paio di agenti in borghese, occupata nel controllare la situazione ed evitare che possano verificarsi nuove aggressioni.

La richiesta da parte dei genitori

Non è il presidio fisso richiesto dai genitori, riunitisi via Facebook nel gruppo BulliStop-Vivere Bari senza paura, ma per il momento la situazione sembra essersi calmata. Sembrerebbe anche che alcuni ragazzini terribili siano già stato individuati e messi sotto osservazione, stando a quanto comunicano alcuni dei membri del gruppo via social.
Ma non è certo il momento di abbassare la guardia, rischiando di vanificare quanto guadagnato finora, denunciando gli atti avvenuti e ponendosi in prima linea per evitare che accadano ancora.

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Negli ultimi mesi, le notizie di aggressioni ai danni dei ragazzi che frequentano la zona, d'altronde, erano all'ordine del giorno o quasi. Forse, anche l'aver puntato l'attenzione sulla questione ha portato questi ragazzi che si rendevano protagonisti di tali atti violenti, a tranquillizzarsi. L'ultima notizia di aggressione risale ora a circa dieci giorni fa, ovvero alla serata di venerdì scorso. La situazione in città resta comunque da monitorare in quanto se è vero, come sottolineato dal procuratore dei minori Ferruccio De Salvatore, che non si può ancora parlare di baby gang, poiché al momento tali aggressioni non hanno ancora le caratteristiche che possano far parlare di un simile fenomeno, sono comunque atti da tenere sotto controllo.

Soprattutto per la violenza che li caratterizza.

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Alba Nardone, portavoce dei genitori del gruppo Facebook sopra menzionato, ha raccontato che in seguito ad una delle aggressioni un ragazzo ha riportato seri danni a causa di alcuni colpi al naso, dovendo anche essere sottoposto ad un intervento chirurgico. Confermando, con il racconto di questo evento, quanto sottolineato dal procuratore. La paura che questi atti violenti possano ripetersi è davvero tanta, e i genitori rimarcano la necessità che al parco, e in tutte le zone della città in cui si sono verificate questo tipo di aggressioni, sia fondamentale che le forze dell'ordine e l'amministrazione comunale prevedano un presidio fisso. Nei prossimi giorni, una delegazione dei genitori ha intenzione di chiedere un incontro al prefetto il quale, in una intervista pubblicata sulle nostre pagine un paio di giorni fa, ha espresso la sua completa disponibilità ad incontrarli, per discutere della questione e valutare eventuali azioni da mettere in campo.


Le istituzioni ci sono, come sottolineato dal comandante della polizia locale, Michele Palumbo, anche se spesso fanno un lavoro non visibile alla cittadinanza. Insieme, cittadini e istituzioni possono fare tanto. Per ora si è fatto un passo avanti. Nei prossimi giorni bisognerà lavorare per ottenere risultati duraturi che possano far sì che i ragazzi tornino a vivere con serenità tutti i luoghi cittadini, senza la paura di aggressioni. Soprattutto dopo due anni di chiusure e di mancanza di socializzazione che già hanno pesato moltissimo sulla psiche dei più giovani, costretti a rinunciare, causa Covid, alla scuola, alle parrocchie, allo sport.
E. Mon.
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