"Free baby gang": castello imbrattato a Mola. L'ira del sindaco: «Vergognatevi»

"Free baby gang": castello imbrattato a Mola. L'ira del sindaco: «Vergognatevi»
di Domenico DICARLO
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Venerdì 11 Febbraio 2022, 09:18 - Ultimo aggiornamento: 09:22

«Nella notte tra domenica e lunedì, qualche imbecille ha pensato bene di sfregiare con della vernice spray uno dei nostri luoghi simbolo. Mi sono recato personalmente in tenenza per denunciare l'accaduto e ora tutto il materiale è nelle mani dei carabinieri. Mi auguro che chi ha compiuto un gesto così ignobile venga prontamente individuato e punito. Fine. Presto le scritte saranno cancellate e anticipo che questa area è videosorvegliata, ma vi prego basta con la richiesta di telecamere. Non possiamo controllare tutto. E anche potessimo, sarebbe l'ammissione di un fallimento. Del nostro fallimento, me compreso. Ovvero quello di genitori che non riescono ad insegnare valori, educazione e senso civico ai nostri ragazzi. Educhiamo alla bellezza e non dovremo più controllare o, peggio, punire». Era la dura presa di posizione del sindaco di Mola Giuseppe Colonna, letteralmente imbufalito perché qualcuno, dal sindaco stesso definito imbecille, aveva adornato, mettiamola così, le mura del Castello. Un Free baby gang alquanto farneticante, qualche firma con un paio di nomi che potrebbero essere di chiunque, e la scritta è servita.

Il precedente pochi giorni fa


Mercoledì le stesse scritte sono state cancellate, ma resta la sensazione di amarezza per la mancanza di educazione civica da parte di chi ritiene di poter lasciare messaggi su luoghi simbolo della città, come se si trattasse di un'agendina Colonna avverte i naviganti: «Così come dimostrano i fatti, siamo particolarmente sensibili a migliorare il decoro degli spazi pubblici, a maggior ragione se ci sono scritte brutte e infamanti.

Il mio appello è quello di voler bene ai beni pubblici come se si trattasse di casa propria: è impossibile pensare di videosorvegliare tutta la città o di controllare secondo per secondo ogni singolo tratto di Mola. Sta alla buona educazione dei ragazzi non andare oltre, ed in questo chiedo la collaborazione dei genitori», tuona Colonna. Nei prossimi giorni saranno rimosse altre scucchiaiate disegnate in altre zone della città. Ed a proposito di messaggi lanciati sulle mura, ha fatto discutere il "Partigiano infame" presente ormai da tempo sull'edificio di Santa Chiara.

La polemica dell'opposizione

In particolare, l'ex sindaco ed attuale consigliere comunale di opposizione, Giangrazio Di Rutigliano, ha attaccato sul tema il sindaco Colonna, reo di non aver fatto rimuovere la scritta nonostante siano trascorsi tre anni: «Durante il mio intervento in Consiglio comunale spiega Di Rutigliano- ho evidenziato l'importanza di mantenere alta l'attenzione per non dimenticare l'atroce violenza anche perché, come ci ricorda la cronaca nazionale, ancora in questi giorni un bimbo di soli 12 anni è stato aggredito dai suoi coetanei per il solo fatto di essere di origine ebrea. Azioni che fanno paura e ci devono far pensare ad un pericolo che ancora serpeggia, il virus della discriminazione, solo perché si è diversi per etnia, identità, razza o comportamento, idee politiche o religiose. Quella scritta Partigiano infame risale al 2019, senza che nessuno abbia fatto nulla per rimuovere la frase oltraggiosa», tuona l'ex sindaco. Giuseppe Colonna replica così: «Anche quel messaggio, ripeto brutto ed infamante, sarà rimosso nei prossimi giorni, così come fatto per quello lasciato sull'Arena del Castello e, purtroppo, in tanti altri punti della città».
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