La gup del Tribunale di Bari Maria Teresa Romita ha rinviato a giudizio 30 persone accusate di presunti casi di assenteismo all'ospedale San Giacomo di Monopoli. Contestualmente all'udienza preliminare, si è concluso il processo nei confronti dei cinque imputati che avevano chiesto il rito abbreviato: due operatori tecnici sono stati condannati alla pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione e tre dottoresse, all'epoca tirocinanti, sono state assolte "per non aver commesso il fatto".
Tra gli indagati anche 7 primari
L'inchiesta nel luglio 2019 portò all'arresto di 13 persone, tra le quali i sette primari rinviati a giudizio (Angelamaria Todisco, Gianluigi Di Giulio, Rinaldo Dibello, Egidio Dalena, Vincenzo Lopriore, Filippo Serafino, Sabino Santamato), e per altri venti indagati era stato disposto l'obbligo di dimora. I fatti contestati risalgono agli anni 2018-2019. Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla pm Chiara Giordano, avrebbero accertato in quattro mesi circa 660 ore di servizio sottratte all'ospedale da medici, infermieri, amministrativi e personale tecnico, per un danno complessivo stimato ai danni della Asl pari a 25mila euro.
I reati ipotizzati: truffa, falso e peculato
Agli imputati che saranno processati a partire dal 5 dicembre, sono contestati i reati di truffa aggravata, falso e peculato. Grazie a cinque telecamere installate ai varchi di accesso della struttura sanitaria, è stato documentato che medici, infermieri e operatori tecnici si sarebbero assentati dal posto di lavoro per andare a fare acquisti, al bar o alle case al mare, tramite false registrazioni dell'entrata e dell'uscita, facendo cioè timbrare il proprio cartellino a familiari, colleghi o conoscenti.