Timbravano e poi tornavano a casa: dieci denunce al Policlinico

Sanitaservice: avevamo già denunciato

Timbravano e poi tornavano a casa: dieci denunce al Policlinico
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Lunedì 13 Novembre 2023, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 17:38

Assenteismo in ospedale a Bari: dieci denunciati e tre misure cautelari di divieto di dimora e divieto di accesso al Policlinico sono stati eseguiti nelle ultime ore dai Carabinieri.

Dieci persone denunciate

Dieci in tutto gli indagati: tre colpiti dalle misure cautelari del divieto di dimora e di accesso nell’azienda ospedaliera Policlinico di Bari, emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Insieme agl altri sette indagati sono tutti ritenuti responsabili di truffa aggravata e false attestazioni in concorso.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal gip, nell’arco di poco più di un anno, tra gennaio 2022 e febbraio 2023, i dieci indagati, dipendenti dell’azienda di servizi strumentali di assistenza e cura della persona Sanitaservice Policlinico Bari srl con mansioni di pulitori, avevano attestato falsamente la loro presenza in servizio anche a titolo straordinario, simulandola attraverso l’illecito utilizzo della tessera magnetica marcatempo.

È stato riscontrato che, in molte circostanze, gli indagati timbravano il proprio cartellino per certificare l’inizio/fine dell’attività lavorativa o per far risultare l’attività di lavoro straordinario mai prestato.

In questo modo inducevano in errore il funzionario incaricato di predisporre gli ordini di pagamento, lucrando il compenso per il lavoro non svolto o, in caso di lavoro straordinario, per un numero di ore lavorative superiore a quelle segnalate e mai prestate.

Timbravano e poi tornavano a casa

Nel corso dell’attività investigativa è stato riscontrato che gli indagati, dopo aver certificato attraverso il badge la presenza sul luogo di lavoro e l’inizio dell’attività lavorativa, si allontanavano per rientrare a casa o dedicarsi alle faccende private. In particolare, uno degli indagati sottoposto al provvedimento cautelare di divieto di dimora e di accesso all’interno dell’azienda ospedaliera Policlinico di Bari, dopo aver timbrato il proprio cartellino sul luogo di lavoro, frequentava regolarmente una palestra privata, vidimando persino il badge per l’accesso al centro sportivo.

Sanita service: avevamo denunciato

Sanitaservice Policlinico di Bari, in merito alla vicenda dei dieci dipendenti denunciati all'autorità giudiziaria (tre sottoposti a misura cautelare di divieto di dimora e di accesso nell'azienda ospedaliera Policlinico di Bari) perché accusati di truffa aggravata e false attestazioni in concorso, «aveva già presentato una denuncia-querela per il reato di truffa nei confronti di ignoti» il 9 agosto 2022. A comunicarlo con una nota è l'amministratore unico della società, Michele Carrassi. Per la Procura di Bari i dieci indagati con mansione di pulitori, dopo aver timbrato il bagde che segna l'inizio del turno di lavoro, si sarebbero poi allontanati dal Policlinico per svolgere faccende personali. «La Sanitaservice - prosegue la nota - ha fatto richiesta di trasmissione degli atti al Gip ed al Pm per acquisire la documentazione e attivare i dovuti procedimenti disciplinari. L'azienda ospedaliero universitaria Policlinico di Bari ha sempre dato piena disponibilità e fornito ampia collaborazione per le verifiche del caso all'autorità giudiziaria e - conclude - qualora individuata come parte offesa si costituirà parte civile».

Per il gip «una spiccata propensione a delinquere»

Emerge una «spiccata propensione a delinquere» degli indagati, la «spregiudicatezza e l'allarmante disinvoltura mostrata» nella programmazione e nell'esecuzione delle condotte («certamente sintomatici del disprezzo per la legge in generale») e la «personalità in senso deviante» dei tre sottoposti a misura. È quanto scrive la gip del Tribunale di Bari, Anna Perrelli, nell'ordinanza con cui è stata disposta la misura cautelare del divieto di dimora e di accesso all'azienda ospedaliera nei confronti di tre dipendenti di Sanitaservice Policlinico di Bari. Nell'indagine sono coinvolte altre sette persone denunciate a piede libero. Le indagini - come si legge nell'ordinanza - avrebbero accertato «senza alcun margine di dubbio l'illecito ed irregolare modus operandi» degli indagati, che «erano soliti intraprendere la loro attività lavorativa alle 6, terminando il turno alle 12». Poi però si sarebbero allontati dalla struttura «per ripresentarsi alle ore 18 circa, attestando falsamente la conclusione della loro giornata lavorativa» e gli straordinari mai eseguiti. Agli indagati viene contestata anche, «e soprattutto, la modalità truffaldina impiegata per garantirsi piena libertà di movimento nell'arco della giornata, avvalendosi della compiacente collaborazione dei colleghi disponibili alla marcatura» dei loro badge. Nell'ordinanza viene fatto riferimento alla circostanza che Martiradonna tra l'aprile 2022 e il febbraio 2023, avrebbe percepito dall'azienda oltre 6mila euro di stipendio «per lavoro non effettivamente svolto». In quel periodo - secondo l'accusa - si sarebbe invece recato per circa 90 volte in palestra o in orario lavorativo (quindi dalle 6 alle 12) o nelle ore conteggiate come lavoro straordinario. 

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